Elegante, puntuale ed ineccepibile la risposta del sindaco Giorgianni alle critiche dell’ex portavoce Giacomantonio. Il PD giochi un ruolo chiaro, appoggiare la maggioranza assumendo la responsabilità del fallimento di questa amministrazione o far dimettere i propri assessori e sfiduciare il primo cittadino per “palese incapacità amministrativa”…
Il sindaco si giustifica affermando “…Nonostante le difficoltà incontrate, che non hanno precedenti negli ultimi decenni, il nostro impegno è stato totale, la nostra dedizione assoluta…”
Nulla da obiettare sull’impegno e la dedizione che, in verità, si riconoscono e che- si ricorda- vengono proficuamente remunerati con soldi pubblici. Il problema resta la capacità individuale e collettiva dell’esecutivo che, sempre a mio modesto parere, non ha i “numeri” per portare profitti ad una comunità complessa quale la nostra.
Continuo a sentire, da parte di alcuni componenti l’esecutivo, che: “si fa il possibile”; “che si può far poco, considerato lo stato passivo lasciato dall’amministrazione uscente”.
Non ricordo una sola amministrazione che non abbia riversato le proprie incapacità sugli “altri”, quelli di diverso colore politico.
Questo scaricabarile, quest’attribuire ad altri la causa di quello che, in realtà, è solo frutto dell’incapacità individuale, quest’andazzo, specificatamente politico mi fa imbestialire.
Nessuno ha implorato il sindaco a proporsi per tale ruolo. Se lo ha fatto è (si suppone o almeno si spera), perché aveva una ipotesi di programma che gli avrebbe permesso di modificare lo stato di cose in positivo.
Stiamo parlando di un “politico” ch’è stato- in varie fasi, assessore e vice-sindaco...quindi profondo conoscitore della macchina politica e amministrativa del nostro comune.
La maggioranza elettorale gli ha affidato un mandato importante, ricompattare il tessuto sociale ridotto a brandelli da anni di politica clientelare e rilanciare l’economia sofferente dalla mancanza di una seria programmazione turistica.
Gli annessi erano ovvii e ben elencati dal consigliere Lo Cascio perché sottolineati per anni: riqualificazione del territorio (compresi piazza Marina Corta e completamento lavori in Piazza Mazzini) lotta all’ambulantato selvaggio e ai procacciatori abusivi, rifacimento manto stradale centrale e periferico, riapertura e messa in sicurezza dei sentieri, raccolta differenziata dei rifiuti, area artigianale……e via elencando (tutti i cittadini sono a conoscenza delle criticità delle nostre isole).
Tralasciando dette criticità che col passare del tempo sono diventate veri e propri problemi che assillano ogni singolo cittadino, ci è dato chiedere:
- Come sia possibile procedere ad una seria programmazione in un settore vitale quale quello turistico se, in quattro anni, sono stati cambiati quattro assessori al turismo?
- Che fine ha fatto il ventennale progetto dell’area artigianale del quale, l’attuale sindaco è stato- nel passato- ispiratore e strenuo difensore?
- Quale sono le linee guida dell’accantonato ed oggi riapparso progetto della “Lipari Porto” …e cosa, quest’amministrazione sia pronta a “cedere” per la sua realizzazione? (Ieri avversata attraverso un pubblico manifesto)..
-Che fine ha fatto “l’imminente inizio lavori” della diga foranea di Sottomonastero finanziata con fondi pubblici?
- A che punto è la “promessa” messa in sicurezza dell’abitato di Acquacalda?
In fase elettorale qualcuno s’è prodigato nel promettere tutto a tutti…ma questo nel tempo non è bastato, cosi come non bastano l’impegno e la dedizione profusi. Servono qualità gestionali, idee, programmazione. Servono sogni ed una squadra di persone capaci di realizzarli.
Spero che il sindaco trovi legittimo anche il mio “cahier de doleances” che e- con le sue parole, possa recepirlo nel modo più costruttivo.
Piero Roux
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