Caro Michele,
“con buona pace”
voleva soltanto essere un’espressione scherzosa per riagganciarmi al problema
che hai posto nei giorni scorsi e che, naturalmente, condivido in pieno; ho invece
tralasciato di ricordare il lungo elenco di criticità che avevi già
evidenziato, alle quali si aggiunge Marina Corta, e per questa svista ti chiedo
scusa.
Non posso fare
altrettanto, invece, per non avere mai condiviso le scelte politiche che ti
hanno portato a sostenere – almeno in un primo tempo – l’attuale amministrazione,
e che hanno condotto il PD in questo vicolo cieco. Comprendo che talvolta le
vie della politica, come sostiene qualcuno certamente più pragmatico di me,
siano imperscrutabili, ma vederti al fianco di chi anni fa avversava la tua
amministrazione – indubbiamente la migliore che Lipari ricordi – mi sembrava
per certi versi inspiegabile, per altri versi una scelta “di comodo”. Avrei
finito per comprenderlo, e magari anche per accettarlo, se da questo connubio
fosse scaturito un progetto concreto, migliore, di reale rinnovamento del
paese, ma non se il risultato si traduce nel suo scientifico abbandono.
Il PD ha evidenti
responsabilità in tutto questo, ma non è il mio partito, dunque non posso
permettermi di auspicare un dibattito interno, una revisione del percorso,
qualcosa che guardi alla situazione attuale da una prospettiva diversa.
Tuttavia, mi chiedo
come sia possibile che tanti vecchi “compagni” di strada, con i quali in
passato ho condiviso importanti scelte ed esperienze, oggi assistano in complice
silenzio al desolante spiaggiamento di idee, obiettivi, proposte, programmi che
si percepisce quotidianamente, e del quale Marina Corta, il cimitero, la
distribuzione dell’acqua o la gestione dei rifiuti sono soltanto esempi
sintomatici, indizi di un processo più vasto che rischia di diventare
irreversibile, che sta portando la gente a nutrire una sfiducia profonda nei
confronti della politica locale e delle sue prospettive future.
Io siedo
all’opposizione, avanzo critiche e obiezioni, ma anche proposte, sebbene
raramente qualcuno abbia la bontà di ascoltarle e
raccoglierle.
Ma voi, per favore,
fate qualcosa, se ci siete.
Pietro Lo Cascio
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