Le Maschere di Dioniso – espressione che connota l’evento artistico e culturale – rappresenta ormai da 16 anni una vetrina per far conoscere un millenario volto scenico, un sapiente escamotage per proporre ai visitatori dell’incantevole regno di Eolo il volto più edificante e costruttivo dell’isola, terra dove sin dai tempi dei Greci, l’arte scenica si intrecciava con l’archeologia e natura, passato e presente, finzione ed emozione.
Proprio nell’area adibita ad anfiteatro, location della Rassegna, lo studioso Luigi Bernabò Brea, insigne archeologo, ha rinvenuto, scavando, decine di prototipi in terracotta di MASCHERE utilizzate per processioni dedicate a Dionisio o vere e proprie pantomime teatrali in onore di tale divinità. Piccoli modelli di volti multiformi (il Burbero, il servo, il fanciullo…) che popolavano le commedie di Menandro o di Aristofane e di cui vengono conservati vari esemplari all’interno dell’attiguo museo locale.
Duemilatrecento anni fa come oggi ancora l’amore per il teatro ci restituisce un’attenzione speciale verso il mondo e le sue meravigliose componenti.
Fiore all’occhiello della Compagnia liparese è stato certamente la messa in scena dell’Avaro di Molière, oltre 500 presenze e due ore di comicità, evasione, gag e sotterfugi. Un variopinto carillon di pose, costumi e sberleffi in auge con l'époque in cui il testo fu concepito ma con striature di una vivacità sicula tutta appannaggio della sapiente regia. Un Molière che fa l'inchino a un teatro visto con gli occhi – e la coscienza – di un'attualità ancora oggi avara (nei sentimenti come nelle tasche).
A calcare le scene liparote anche gli attori della Nuova Compagnia Instabile di Bronte; della Piccola Bottega dell'Arte di S. Agata Militello e dell’Ass. ElSa Gruppo Teatro Iris di Floridia.
La regista Tindara Falanga e il presidente Angelino Biviano ringraziano la moltitudine di persone che ogni anno con il proprio lavoro e la forza della loro passione rendono possibile la realizzazione dell’evento: “Grazie di cuore a tutti coloro che ci sostengono, ai nostri sponsor, a tutti coloro che stanno dietro le quinte, ai nostri tecnici, ai nostri attori. Ma il grazie più grande va al nostro pubblico, che da anni ci segue e ci incoraggia dandoci la possibilità di continuare questa fantastica avventura che è il teatro. Grazie!”
Luana Spanò
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.