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venerdì 6 luglio 2018

Riaprono i centri informativi INGV a Vulcano e Stromboli

Hanno riaperto i battenti nelle Eolie i due centri informativi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ubicati a Stromboli e Vulcano. Fino al 6 ottobre sarà possibile visitarli, informandosi così sul vulcanismo eoliano. 
Novità di quest’anno è il “Punto informativo” di Vulcano Porto, nel centro dell’area urbana, un passaggio obbligato per tutti i turisti, in grado di dare una risposta adeguata alla crescente richiesta di informazioni sui vulcani delle Eolie. 
A tenere a battesimo l’apertura stagionale dei due centri è stato, il 3 Luglio, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli che la mattina ha visitato il Centro "M. Carapezza" e nel pomeriggio, il Centro Informativo "Stromboli", accompagnato dal presidente dell’INGV Carlo Doglioni, dal direttore generale Maria Siclari, dai direttori INGV del Dipartimento Vulcani Augusto Neri, dell’Osservatorio Etneo Eugenio Privitera, della sezione di Palermo Franco Italiano e dalla responsabile delle attività divulgative, presso i Centri INGV delle Eolie, Caterina Piccione. 
“Il Centro informativo di Stromboli e il Centro Marcello Carapezza di Vulcano", spiega il Presidente dell'INGV Carlo Doglioni, "offrono da oltre 20 anni alla popolazione residente e ai numerosi villeggianti, informazioni scientifiche sui vulcani attivi delle Isole Eolie, riconosciute dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Il lavoro dei Centri di divulgazione è la risposta più efficace alla richiesta di informazioni sia per chi si avvicina per la prima volta ai due vulcani attivi, sia per la popolazione residente. Il fascino delle Isole Eolie è anche legato alla loro vitalità geologica e quindi sia gli abitanti che i turisti devono essere consapevoli dei possibili rischi associati a queste isole vulcaniche, in particolare a Stromboli e Vulcano. Il primo – evidenzia Doglioni - è in stato di attività permanente, con un sistema magmatico in connessione diretta con la superficie, tanto che per questo è stato definito, fin dall’antichità, ‘il faro del Mediterraneo’. Il secondo, invece, erutta episodicamente ma con notevole energia, l’ultima volta nel 1888-1890. La divulgazione scientifica è dunque utile e necessaria per trasmettere agli abitanti e ai visitatori delle isole la consapevolezza dei potenziali rischi cui sono esposti e, di conseguenza, la capacità di essere preparati ad affrontare eventuali criticità legate a fenomeni naturali".

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