Insegnanti bloccati a Milazzo, niente lezioni per la trentina di bambini della scuola elementare e media di Stromboli. Ma non è tutto. A Lipari i professori ci sono ma gli studenti di Stromboli, tornati a casa per il fine settimana, non possono lasciare l'isola. E' accaduto stamattina ed entrambi i casi hanno una matrice in comune l'omissione da parte della Siremar della corsa in partenza da Milazzo alle 6 e 05 verso l'isola eoliana e che poi prosegue la sua corsa per Ginostra- Panarea- Lipari. Una corsa saltata non certo per le condizioni meteo ma perchè per l'ennesima volta in questo inverno un aliscafo della società di Stato(l'Atanis, come già da noi riportato) è andato in tilt.
Come detto più volte, in questa stagione sfortunata per il settore trasporti, un guasto ci può stare ma quello che sconcerta è come, in occasioni come questa, non ci sia un mezzo pronto per garantire il servizio, specie quando si tratta di isole che possono contare solo su uno-due collegamenti giornalieri e in orari sicuramente distanti uno dall'altro. Eppure si è sempre parlato, si è richiesto, e a questo è giusto dire mai ottenuto, di un quinto aliscafo pronto a subentrare in caso di necessità. In questo inverno sarebbe stato più che mai utile considerando che la Siremar ha viaggiato il più delle volte utilizzando il “piano a tre”, essendo quasi costantemente in avaria uno degli aliscafi in linea. Ovviamente le proteste si sono sprecate e, oltre ai genitori dei piccoli alunni e agli studenti delle superiori, ad “alzare la voce” sono anche gli strombolani che per motivi vari dovevano raggiungere Lipari e i pendolari che da Milazzo, i più per lavoro, dovevano arrivare a Stromboli.
A farsi portavoce delle proteste il presidente della circoscrizione Carlo Lanza che ha annunciato di essere intenzionato a difendere in ogni sede i diritti dei suoi concittadini.
E domani a Palermo i sindaci eoliani discuteranno, con l'obiettivo di migliorarli, gli itinerari orari predisposti in vista del nuovo bando di gara per i collegamenti marittimi integrativi finanziati dalla Regione.