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sabato 28 giugno 2008

Lipari: Carabinieri in lotta anche contro il bracconaggio

Dal centro urbano alle campagne. Non conosce sosta l'attività dei carabinieri di Lipari che, nel corso di un servizio mirato nel settore del bracconaggio e a salvaguardia della pubblica incolumità, così come quella degli animali d'affezione, ha denunciato in stato di libertà due cittadini di Pianoconte e posto sottosequestro una trentina di tagliole. Attrezzature vietate dalla legge e che vengono utilizzate per la cattura dei conigli selvatici ma che, così come si evince da dettagliate denunce e segnalazioni giunte alla stazione dell'Arma, finiscono per mutilare orrendamente anche cani e gatti domestici e costituiscono pericolo per coloro che si avventurano(turisti in particolare) nei percorsi agresti. Fra l'altro, gli esperti del settore, tengono a sottolineare come in questo momenti i conigli sono affetti da mixomatosi, una malattia causata da un virus e i cui sintomi sono caratterizzati da tumefazioni di consistenza molle a carico della cute delle orecchie, della testa, delle palpebre, del muso e della vulva. Pur non essendo appurati possibili conseguenze per chi poi si ciba di queste carni vi è ovviamente alta attenzione poiché si ritiene che questi conigli selvatici vadano a finire sulla tavola anche dei turisti. Oltre ai carabinieri a cercare di fronteggiare il fenomeno, in notevole aumento in ampie zone delle isole che sono state chiuse alla caccia per via dell'entrata in vigore delle SIC e ZPS, vi sono le poche guardie venatorie. Due a Lipari, compreso l'ispettore capo Giuseppe Tesoriero, una a Salina, così come a Stromboli.