Pioggia di milioni di euro per schiarire il cielo delle isole minori siciliane dalla pericolosa minaccia dei forti temporali di fine luglio. Sulla delicata vicenda dei trasporti marittimi integrativi veloci, a meno di improbabili colpi di scena, sta infatti per tornare il sereno. Nel corso della riunione della IV commissione trasporti all'Ars, di ieri, alla presenza dell'unico componente messinese, l'on. Peppino Buzzanca, si é stabilito di stanziare, per garantire lo svolgimento dei collegamenti fino a fine anno, altri cinque milioni di euro, aumentando i fondi da 31 a 36 milioni di euro.
La IV commissione ha inoltre previsto di destinare al settore 63 milioni di euro per il 2009 e 66 milioni per il 2010. Il piano di spesa passerà adesso al vaglio della commissione bilancio per la copertura finanziaria e tornerà per mercoledì 23 luglio alla stessa commissione trasporti per la trasmissione all'Assemblea regionale ai fini del voto d'aula. Nella settimana tra il 23 e il 31 luglio l'Ars sarà, quindi, chiamata a fornire risposte concrete alle legittime aspettative della Ustica Lines, dei suoi lavoratori e delle comunità delle isole minori siciliane. Egadi ed Eolie, in particolare, in considerazione della fondamentale importanza che i collegamenti integrativi veloci rivestono per quello che é, con le sue sette isole, l'arcipelago più vasto d'Italia.
Secondo le ultime notizie non ci sarà un nuovo bando di gara. Finalmente, quindi, torna l'ottimismo dopo un mese di forti tensioni. Va ricordato che Filt Cgil ,Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato qualche giorno fà otto ore di sciopero dei lavoratori Ustica Lines per venerdi 25 luglio. Uno sciopero motivato dai silenzi almeno fino ad ieri rispetto alle richieste della Ustica Lines " costretta" alla proroga dei servizi fino a fine mese a condizioni economiche inaccettabili in considerazione delle forti perdite giornaliere determinate, in particolare, dai costi del gasolio. Giornata di venerdì per la quale gli stessi sindacati hanno proclamato ben 24 ore di sciopero di tutto il personale del gruppo Tirrenia, Siremar, ovviamente, compresa per la mancanza di risposte sullo stato di emergenza in cui versa l'Alitalia del mare.
Alla luce delle ultime novità, probabilmente, si piangerà almeno con un occhio. Nel senso che potrebbe rientrare la protesta dei lavoratori Ustica Lines, i quali verosimilmente, quanto paradossalmente, passerebbero la patata bollente al vettore pubblico sempre più allo sbando per la grave crisi finanziaria, strutturale e operativa. Basti pensare che le partecipate Tirrenia, come la Siremar, sono state offerte in "regalo" dal governo alle regioni che a queste condizioni hanno risposto " no, grazie".