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mercoledì 16 luglio 2008

Il "pacco regalo Siremar" rifiutato dalla Regione. Il 25 sciopero dei marittimi della Tirrenia

La Sicilia dice no al trasferimento a titolo gratuito dalla Tirrenia della società marittima Siremar, la cui flotta opera i collegamenti con le isole minori, primo passo verso la privatizzazione della compagnia di navigazione come prevede il decreto 112 del 25 giugno scorso, firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Ne dà notizia Vincenzo Falgares, direttore del dipartimento trasporti della Regione siciliana.Il decreto Tremonti coinvolge anche la toscana Toremar, la campana Caremar e la sarda Saremar, le altre società controllate dalla Tirrenia. «Mercoledì scorso – dice Falgares - tutte le Regioni, alla conferenza dei presidenti, hanno fatto sapere al governo di non essere d'accordo sul trasferimento delle società in questi termini». «Non si può pensare di trasferire in soli 120 giorni – prosegue il dirigente regionale – società notoriamente in grave crisi finanziaria, operativa e strutturale. Il decreto non è chiaro in più punti, come sull'assetto societario che verrebbe previsto all'indomani della donazione o sulle risorse che verrebbero trasferite».
Intanto le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti hanno proclamato 24 ore di sciopero di tutto il personale del gruppo Tirrenia, e quindi anche delle collegate Caremar, Siremar, Toremar e Saremar". Al centro della protesta la mancanza di risposte ai problemi del settore marittimo ed in particolare all'emergenza della compagnia di navigazione. Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt "il rischio che si corre è quello già visto in passato: tagli di linee, migliaia di posti di lavoro a rischio, peraltro concentrati in aree depresse del Mezzogiorno, privatizzazione con bassissimo ricavo per lo stato, penalizzazioni per l'utenza". Per il 25 come si ricorderà è indetto uno sciopero di 8 ore anche dei marittimi della Ustica Lines.