
Come da noi anticipato ieri, ci sono tutti gli ingredienti per un vero e proprio scontro istituzionale che potrebbe acuirsi o rientrare in base alla nuova ordinanza che il comandante Politi ha annunciato di avere intenzione di emettere. Un'ordinanza che, stando alle dichiarazioni rese dal comandante del porto di Lipari, non sembra però andare incontro a quelle che sono le esigenze di prevenzione dei rischi sollevate dal sindaco e dai consiglieri comunali. Anche perchè non bisogna dimenticare come questi barconi spesso si "appropriano" dell'area destinata all'approdo dei mezzi di linea. «Non si riesce a capire – ci ha dichiarato il consigliere Felice Mirabito – che a Sottomonastero c'è un problema di sicurezza e pubblica incolumità. Voler lasciare "spiragli" all'approdo dei barconi più grossi (che l'anno scorso nelle stesse condizioni approdavano a Marina Corta) significa non tenere in alcuna considerazione l'allarme lanciato dal sindaco che sino a prova contraria è l'autorità massima di protezione civile presente sull'isola. Se accade qualcosa è chiaro che chi non sta tenendo in conto la situazione di pericolo se ne dovrà assumere le responsabilità».
Sulla stessa lunghezza d'onda i consiglieri Corda, Casilli, Megna e Biviano che hanno ribadito come «in presenza di situazioni che mettono a rischio la pubblica incolumità e anche le recenti scoperte archeologiche non si può chiudere gli occhi e sottostare alle "richieste" degli armatori che decidono dove andare. Se non possono attraccare a Marina Corta (dove è approdata tempo fa anche la nave ro-ro della NGI) si dotino di mezzi più piccoli che gli consentano di compiere questa operazione». Gli esercenti di Marina Corta e dintorni hanno intanto presentato uno studio effettuato da professionisti che dimostra come i fondali del porto siano idonei all'approdo anche dei natanti più grandi. Hanno ribadito, stanti le difficoltà attuali, di voler procedere al licenziamento anticipato di una trentina di lavoratori stagionali. Nell'interesse collettivo, nel rispetto della pubblica incolumità e dei beni archeologici si deve ora adottare un provvedimento efficace e concreto. Per la risposta è solo questione di ore mentre c'è già chi ha intenzione di investire della questione il prefetto Alecci, commissario per l'emergenza Eolie