Nota inviata dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio all’assessore all’edilizia economica
e popolare del comune di Lipari, Giulio China e p.c. agli organi di stampa. Oggetto: alcune osservazioni alla gentile risposta dell’Assessore China a mia interrogazione del 12/09/08 su “Obbligo dei Comuni di dotarsi di piani per edilizia economica e popolare”. IL TESTO:
Gentile Assessore,
rispondo alla sua missiva del 19 c.m. con la quale mi ha trasmesso un ricco carteggio intercorso tra Lei, il Sindaco, i funzionari del 3° Settore del Comune di Lipari, l’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente e l’ing. Miceli, incaricato per la localizzazione e la progettazione di 100 alloggi di edilizia economica e popolare, con il quale ha inteso evidenziare che il Suo Assessorato “è sempre stato molto sensibile” a tale problema e “si è adoperato immediatamente ad attivare gli uffici competenti per l’espletamento dell’iter amministrativo al fine di definire i piani di zona”.
In particolare, resto sorpreso davanti al contenuto della raccomandata del giugno 2008 inviata dal Sindaco all’ing. Miceli, nella quale si da per scontata l’esistenza di un “piano per l’insediamento di 100 alloggi di edilizia economica e popolare”, realizzato su incarico ormai datato (settembre 1998) e – a quanto si afferma – già redatto e consegnato alla Amministrazione comunale.
Tale piano non risulta, agli atti, inserito nelle previsioni dell’adottato Piano Regolatore Generale; lo stesso piano, che a questo punto potremmo definire ipotetico, non solo non risulta approvato dall’Assessorato Territorio e Ambiente, ma nemmeno adottato dalla stessa Amministrazione Comunale. E comunque, se fosse stato in qualche modo adottato, alla data odierna, andrebbe probabilmente verificato alla luce delle prescrizioni del Piano Territoriale Paesistico. Inoltre, cosa ancora più grave, nelle previsioni del PRG comunale non risulta l’identificazione di un’area da destinare ai Piani di Zona per l’Edilizia Economica e Popolare, nonostante il Comune di Lipari sia, da tempo, obbligato a dotarsi di tale strumento urbanistico particolareggiato, e nonostante il fatto che tale obbligatorietà – e i parametri, tra il 40 e il 70% delle Zone omogenee C – sia chiaramente ribadita dalla Legge regionale 71/78.
La tesi degli estensori del PRG, ovvero che la eventuale scelta di tali aree sia un atto politico, è largamente opinabile, in quanto l’identificazione di una o più aree idonee a tali insediamenti è certamente un atto esclusivamente tecnico, mentre atto politico può risultare la successiva scelta di una o più aree tra quelle tecnicamente indicate e inserite nelle previsioni del PRG. L’Amministrazione comunale non ha avuto la volontà, o l’autorità, di imporre tale principio.
La Sua sensibilità al problema, nella qualità di Assessore all’Edilizia Economica e Popolare di questo Comune, e le iniziative da Lei promosse per l’attivazione degli uffici competenti, sono servite soltanto ad “attivare” la raccolta di una più o meno datata e velleitaria corrispondenza, che stante la documentazione da Lei gentilmente allegata, non esito a definire soltanto letteratura.
RingraziandoLa comunque per la tempestiva risposta, Le porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale gruppo “Eolie nel Cuore”