COMUNICATO
Tanti tanti e buoni buoni ... erano i dolci che sono andati letteralmente a ruba nell´ambito della terza ed ultima serata prevista dal calendario della prima edizione della "Settembrata a Lami" organizzata, con dovizia di particolari, accuratezza e meticolosità dall´Associazione Borgata Lami.
Un successo senza precedenti per una "Sagra" che nasce con l´intento di raggruppare amici e paesani e che ha visto, invece, riversarsi nelle varie "location" delle tre serate, una vera e propria folla delle grandi occasioni.
Ha risposto così, tanta, tanta gente di Lipari e non solo di Lami (c´era quasi tutta la Borgata) ma anche dalle altre frazioni isolane, segno, questo, del desiderio di volersi ritrovare e riscoprire quei valori che si trovano anche in queste piccole e simpatiche sagre paesane.
Lami ha chiamato e tutta Lipari ha risposto, con entusiasmo incredibile, principalmente per ripagare delle grandi fatiche, oltre agli organizzatori e i soci, soprattutto le donne, le mamme e le nonne della "Borgata di Lami, che con le loro mani hanno saputo preparare vere e proprie leccornie.
Dalle "frittate" della prima serata a Pomiciazzo, alle "melanzane" della seconda serata a Penninella, per finire in bellezza con i "dolci tipici" nella piazzetta di Lami, colma di amici all´inverosimile nonostante l´arietta già frizzantina.
E non sono mancati i turisti stranieri che hanno particolarmente gradito.
Nacatoli, cassatele, spichittedda, piparelli, dolci di casa, zeppole, sfogliate, pasta squadata, sfinci di zucca, cornetti di marmellata, giggi col vinocotto, sesamini, , cannolicchi, e tanti dolci ancora per un meraviglioso giro di colori e sapori.
E poi torte di ogni gusto, crostate con marmellate locali, e anche qualche pasticcino e qualche babà casalingo.
Insomma davvero un teatro aperto per ogni gusto...
Ad accompagnare il tutto l´immancabile cioccolata calda, una bibita fresca, e, per chi voleva scaldarsi un po´ uno spumantino o un Martini rosso o la tradizionale buona malvasia.
E poi tutti in pista, ad ammirare l´artigianato locale oppure a ballare con la musica dei "Kalura".