(gazzetta del sud- Salvatore Sarpi) Ex operai della Pumex "mortificati" ed inviperiti dopo che ieri mattino, attraverso un vigile urbano, il dirigente del IV settore del comune di Lipari gli ha fatto notificare due note.
La prima è che il comune, nonostante li abbia utilizzati a partire da maggio nei lavori più svariati e per ridare dignità ad ambiti "abbandonati" da tempo, non può concedere loro l'integrazione salariale alla cifra percepita con la mobilità se la Regione non trasferirà le somme necessarie. Come si ricorderà ai lavoratori, che da maggio, nonostante promesse e rassicurazioni non hanno ricevuto tutt'ora un solo centesimo, era stato garantito, anche attraverso l'impegno personale dell'allora assessore Santi Formica che, una volta entrati in ASU e reimpiegati in lavori socialmente utili, gli sarebbe stata corrisposta una integrazione salariale che avrebbe consentito di portare l'introito economico alla pari di quello percepito in Pumex.
La seconda notizia, collegata alla prima, è che dovranno continuare a lavorare in ASU per il comune ma a sole 20 ore settimanali invece delle 36 per le quali sono stati utilizzati sino ad oggi. E, come se non bastasse, brutte notizie sembrano arrivare anche dalla Regione.
Si parla con insistenza della bocciatura da parte della giunta regionale del progetto stilato lo scorso 24 gennaio all'assessorato regionale del Lavoro a favore degli ex operai Pumex e che prevedeva, in un primo momento, il loro utilizzo nell'ambito del museo e dei siti archeologici delle isole.
Un progetto, a favore del quale, si era speso nel tempo l'ex assessore al lavoro Santi Formica e che, proprio nei giorni scorsi, era stato di nuovo tirato in ballo dall'attuale assessore ai Beni Culturali Antonello Antinoro. Ovviamente vi è grande malcontento anche perchè nel momento in cui si è chiuso il capitolo Pumex era stato dato per scontato un altro lavoro che favorisse la definizione di Eolie "Patrimonio dell'umanità". Dalle tante promesse oggi resta ben poca cosa e i lavoratori hanno difficoltà a sbarcare il lunario. L'Ente comunale del resto sostiene di non poter fare altro in attesa delle determinazioni della regione.