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giovedì 27 novembre 2008

Question time al Senato: Tirrenia/Siremar. "Faccia a faccia" tra il sen. D'Alia e il ministro Vito

Si è tenuto oggi al Senato il question time "sulle infrastrutture nel Meridione, con particolare riferimento al ponte sullo Stretto di Messina". In questo contesto, come da noi anticipato il sen. Giampiero D'Alia ha sollevato la tematica relativa alla Siremar.
Riportiamo gli interventi di D'Alia e la risposta del ministro Vito (ovviamente, per entrambi, per la sola parte che riguarda le Eolie e la Siremar)
D'ALIA (UDC-SVP-Aut). Signora Presidente, è noto che le politiche di bilancio e finanziarie del nostro Governo in materia di infrastrutture abbiano penalizzato e continuino a penalizzare il Mezzogiorno d'Italia. Il continuo ricorso all'utilizzo dei fondi per le aree sottoutilizzate ha di fatto depredato di risorse importanti il Sud, anche rispetto ad importanti infrastrutture. La richiesta che i Gruppi di opposizione hanno fatto di un question time mirato sulle infrastrutture nel Mezzogiorno ha proprio questo scopo, quello cioè di chiarire almeno tre questioni centrali su cui, signor Ministro, le chiediamo una risposta chiara.
............. una questione riguarda la privatizzazione della Tirrenia e, in particolar modo, i collegamenti con le isole italiane, la Sicilia, la Sardegna e le isole minori.
In atto vi è una crisi del sistema di trasporto marittimo che porta alla necessità della privatizzazione di alcuni settori della navigazione marittima statale e regionale; vi è però il principio della continuità territoriale e la necessità di garantire il diritto costituzionale ai collegamenti con le isole minori che viene negato e rispetto al quale non c'è una presa di posizione chiara e concreta da parte del Governo.
Su tali tre questioni, centrali per lo sviluppo del Mezzogiorno in Italia (ponte sullo Stretto, Salerno-Reggio Calabria, autostrade del mare e navigazione marittima), ci vuole una presa di posizione chiara e l'indicazione di tempi certi da parte del Governo, che fino ad oggi ha parlato solo sui giornali, non facendo capire nulla a nessuno.
VITO, ministro per i rapporti con il Parlamento. ...........per quanto riguarda la situazione specifica da lei posta, senatore D'Alia, dei trasporti nelle isole minori, voglio ricordare che la questione dei finanziamenti deliberati dalla Giunta regionale siciliana, che ha competenza in materia, è all'attenzione del Governo e che esso intende fare in modo che venga assicurata la funzione propria dello Stato di garantire la continuità territoriale attraverso il servizio espletato dalle società del gruppo Tirrenia. Come lei sa, senatore D'Alia, la società che gestisce i collegamenti marittimi interni alla Sicilia è la Siremar, che assicura una griglia di collegamenti, garantendo così la mobilità dei cittadini siciliani, con tutte le isole minori e che l'articolo 57 del decreto-legge n. 112 del 2008, di recente approvazione, contenente la manovra economica, prevede che, su richiesta delle Regioni interessate, l'intera partecipazione detenuta dalla società Tirrenia nelle società di navigazione regionali possa essere trasferita alla Regione interessata (in questo caso, dalla Regione Sicilia rispetto alla Siremar).
Replica del sen. D'ALIA (che si è dichiarato insoddisfatto della risposta) .......La ringrazio, infine, per avere affrontato il tema della privatizzazione della Tirrenia e quello del collegamento con le isole grandi e piccole del nostro Paese. Ma qui il punto è uno solo: dovete fare con la Tirrenia quello che avete fatto con Alitalia. Siccome la Tirrenia è l'Alitalia del mare ed è l'Alitalia dei poveri, cioè del Mezzogiorno, non potete pensare di realizzare una privatizzazione a costo zero, caricando i collegamenti e le tratte sociali sul privato, che non le farà mai perché sono diseconomiche. Questa è una pura follia. Dovete rivedere la politica del Governo sulla Tirrenia e in particolar modo sulla Siremar.
Signor Ministro, apprezzo che lei abbia puntualizzato anche il problema relativo alle isole minori, ma consideri che, ad esempio, le Isole Eolie hanno la necessità di mantenere un collegamento stabile con Napoli, che è una rotta che garantisce la continuità territoriale e che il vostro Governo, la Tirrenia e la Siremar intendono dismettere, anzi, hanno già dismesso dal 1° gennaio scorso. Noi siamo in questo caso in presenza di una piena violazione di diritti costituzionalmente garantiti, che non si possono far passare con una pseudoprivatizzazione, che ha il sapore della macelleria nei trasporti pubblici e che fa tornare le isole minori agli anni Cinquanta.
Di questo bisogna parlare. Voi dovete assumervi responsabilità maggiori di quelle che non avete assunto qui oggi.