Nota dell'Usclac-Uncdim
Trattato di Amsterdam Continuità territoriale e gestione pubblica
Salvatore Sarpi
«La privatizzazione della Tirrenia si può fare, ma lasciando in mano pubblica la gestione della "continuità' territoriale" cioè la garanzia dei collegamenti con le isole». Lo sostiene l'Usclac-Uncdim (Unione dei capitani di lungo corso al comando e dei capitani direttori di macchina) aderente a Federmanager. Posizione, del resto, sottolinea il presidente dell'Unione, Antonino Nobile, in linea con "il percorso individuato dal Ministro Matteoli: scorporo di tutto ciò che costituisce assicurazione della continuita' territoriale dello Stato, dal resto dei servizi gestiti dal Gruppo Tirrenia di Navigazione ". I servizi di primario interesse pubblico - sottolineano dall'Unione dei capitani -, possono essere derogati dal processo di privatizzazione, cosi' come stabilito dal Trattato di Amsterdam, nella parte in cui la normativa "riconosce le sofferenze e gli svantaggi provocati dalla insularità, quali ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni. Prevede, comunque, la determinazione preventiva dei servizi da assicurare". " Fummo i primi - prosegue la Usclac-Uncdim - a chiedere al riguardo un tavolo di concertazione presso l'Assessorato al Turismo e ai Trasporti della Regione. Siamo felici nel constatare che la nostra posizione e' stata fatta propria da piu' parti in maniera corale. Il ritardo nella proposizione, chiaramente, ha determinato le preoccupazioni e lo stato di incertezza degli ultimi mesi, con riflessi negativi sulle economie delle isole". "Usclac-Uncdim – afferma il presidente - chiede con forza al Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti una completa aderenza al Trattato di Amsterdam per assicurare la continuità territoriale dello Stato poichè ipotesi diverse non sarebbero sostenibili ma provocherebbero esclusivamente una decadenza dei servizi, una contrazione dell'occupazione nel settore e nell'indotto oltre a mettere fortemente in crisi le economie delle isole minori". Intanto a Lipari un' autoconvocazione urgente del consiglio comunale sulle problematiche relative ai trasporti marittimi è stata richiesta dai consiglieri comunali di minoranza al presidente del consiglio comunale di Lipari. Ciò si legge in considerazione dei due importanti incontri tenutosi il primo a Palermo e il secondo a Roma .