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mercoledì 28 settembre 2011

Riflessioni sul Bilancio Comunale e il gioco delle tre carte (di Gianfranco Guarino)

Riceviamo e pubblichiamo:
Alla Giunta Comunale, è riuscito di toccare il livello più basso mai ottenuto dalle precedenti amministrazioni, come cercherò di spiegare più avanti, ma andiamo per ordine.
            L'Amministrazione Comunale non ha ancora approvato il bilancio di previsione sostenendo varie difficoltà a far quadrare i conti ma in ogni caso risultando inadempiente.
            Le norme prevedono che la Giunta approvi il bilancio e solo successivamente venga convocato il Consiglio Comunale per dare il proprio parere, ne deriva che il Consiglio Comunale non è inadempiente, ma lo è esclusivamente l'Amministrazione Comunale.
            Ma vediamo di comprendere meglio:
1)      Il 17 agosto 2011 in sede di approvazione del consuntivo 2010, il Ragioniere Capo del Comune, ha chiarito che per l'anno 2010, l'avanzo di Amministrazione è stato di circa 800.000,00 euro di cui la metà per obblighi derivanti dal patto di stabilità e la restante parte perchè semplicemente non è stata spesa (€ 400.000,00 circa).
Inoltre veniva chiarito sempre dal dott. Subba, che il buco di bilancio non era di 800.000,00, ma di circa 250.000,00 euro (spese elettorali per il 2012, ed altro) in quanto, la Regione Sicilia prevede per una parte dei suoi trasferimenti economici, che i comuni li utilizzino per investimenti (per Lipari circa 550.000,00).
Da notare come il buco di bilancio sia inferiore alle somme non spese.
2)      In data 31 agosto 2011 a poche ore dalle scadenze di legge per poter istituire una nuova tassa comunale, è stato proposto al Consiglio Comunale di istituire l'addizionale irpef così prevista: il primo anno il 2 per mille, dal secondo anno in poi il 4 per mille, la stessa avrebbe prodotto introiti per il Comune pari a € 180.000,00 per il primo anno e € 360.000,00 per gli anni successivi.
Vi faccio notare come gli introiti previsti risultino inferiori, alle somme a disposizione semplicemente non spese.
Per cui il Consiglio Comunale a bocciato la proposta dell'Amministrazione.
3)      Apprendo dagli organi di informazione che è stato convocato il Consiglio Comunale il 10 ottobre p.v. per valutare l'istituzione della tassa di soggiorno, che ovviamente avrebbe ricadute economiche solo per il prossimo anno, per cui gli eventuali benefici, si avrebbero solo in sede di bilancio pluriennale.
Aldilà che così come prevista risulta vessatoria nei confronti di una specifica categoria e priva di una logiche di sviluppo, ma tendente solo a tappare buchi.
4)      Si rileva dagli organi di stampa l'idea della tassa di sbarco, che ad oggi non trova riscontri di tipo normativo quali (Roma Capitale, norme speciali per Venezia, etc.), per cui inapplicabile, che però stranamente trova molti consensi tra varie federazioni e Amministrazioni locali.
Non capisco quale utilità in sede di bilancio se ne possa ricavare per il 2011 e forse anche per il 2012-2013.
5)      In ultimo  ma non per questo meno importante, sempre in sede di consuntivo (17 agosto 2011), si traferivano per gli anni successivi debiti (almeno quelli conosciuti) vicini al milione di euro.
            Da tutto ciò se ne deduce che l'Amministrazione, ha agito con una logica perversa e cioè proponendo atti privi di buon senso o peggio inattuabili, alfine di crearsi un alibi, che ci portasse dritti verso il commissariamento, per cui non assumendosi nessuna responsabilità di come hanno amministrato e ancora peggio destinando il futuro di noi tutti in mano ad un commissario e grazie a questo anche con pesanti ricadute per il 2012.
            Ovviamente il tutto ricadrà sulle spalle del Consiglio Comunale che sarà obbligato per legge ad esitare il bilancio approvato dal commisario, pena lo scioglimento dello stesso, assumendosi di fatto la responsabilità di decidere fatti e cose anche impopolari, per sopperire alla totale latitanza dell'Amministrazione Comunale.
            Chissà forse qualcuno spera che il Consiglio decada per arrivare alle prossime elezioni con le mani libere di fare e sfare ciò che si vuole?
            In ogni caso, non vi sono esempi in passato così scialbi e sgradevoli nel modo di amministrare, spero che soltanto per dignità personale e rispetto dei cittadini, l'Amministrazione Comunale adempia al proprio dovere, ancora oggi, è sicuramente in tempo.
            Mi auguro che la presente disamina possa essere vista come uno stimolo alla discussione e al confronto civile.
            In quanto ritengo che l'attuale Amministrazione non abbia più alcun titolo politico per stabilire il futuro di noi tutti, prova ne è che ad oggi scappa di fronte alle proprie responsabilità.
Il Consigliere Comunale di Futuro e Libertà
Gianfranco Guarino  

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