(da BlogSicilia) Si dice che in Italia, in questo momento, ci sia una crisi economica che più nera non si può. I giovani soffrono di precariato e chi ha avuto la fortuna di lavorare, seppur per breve tempo (vedi l’universo scuola), sciopera e protesta affinché gli sia dato modo di guadagnarsi il pane.
Ma, a Stromboli, la più selvaggia tra le isole delle Eolie, si sta verificando una situazione a dir poco paradossale: 37 bambini che, anziché a scuola, stanno a casa, perché non hanno un insegnante.
Una notizia che evidenzia un bisogno di una collettività (l’istruzione dei ragazzi) e al contempo un’opportunità di lavoro per l’esercito degli insegnanti italiani, molti dei quali in questo momento ‘a spasso’ da Bolzano a Lampedusa.
Ebbene, all’offerta, insita nella cronaca, ha risposto un lettore di BlogSicilia: Giuseppe Forciniti.
“Sono un laureato, pluriformato, rimasto senza lavoro. Voi credete sia possibilie venire in Sicilia ad insegnare? Domani mando la mia candidatura e mi metto a disposizione dei presidi delle scuole sguarnite. Voglio vedere quanti mi rispondono”.
Così nell’e-mail (oggetto: scuole senza insegnanti) che ha inviato alla nostra redazione.
Buoni propositi e la certezza di un curriculum di tutto rispetto: “Sono laureato in Scienze naturali ed ho insegnato per tre anni educazione ambientale”.
La candidatura non proviene dall’arida terra di Sicilia, dov’è arcinoto l’alto tasso di disoccupazione. Bensì, ad essere disposto a preparare armi e bagagli è un giovane che vive a centinaia di chilometri di distanza, ovvero a Roma.
“Spero che questo messaggio sia in qualche modo girato ai responsabili scolastici”, ha concluso Forciniti.
Forse che sì, forse che no. Intanto, è una lezione.
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