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giovedì 29 settembre 2011

LIPARI. Ospedale e Porto: parola di Lombardo (di Aldo Natoli)


(Aldo Natoli) La politica di impoverire le Eolie sopprimendo servizi primari  e devastare il territorio con opere avulse dall’ambiente delle isole da parte della Regione Siciliana è già giunta al suo epilogo. In questi giorni infatti il Presidente della Regione Siciliana, On. Raffaele Lombardo, incontrando i responsabili locali dell’MPA ha spiegato perché i figli dei nostri figli non possono più nascere  a Lipari. La soppressione del reparto di ostetricia dall’Ospedale di Lipari  non è dovuta al problema dei “tagli” ma bensì alla sicurezza delle partorienti. Una equipe di medici che affronta oltre 500 parti all’anno sicuramente  dispone di una esperienza di gran lunga superiore a quella di medici che operano in strutture dove il numero dei parti è minore, come l’Ospedale di Lipari. Non credo che le nostre donne si sono sentite meno sicure dall’assistenza al parto del Dott. Giovanni Spadaro! Quindi dobbiamo addirittura ringraziare il Presidente Lombardo per questa particolare attenzione nei nostri confronti. Inoltre la Regione si sta attivando per  farsi carico dell’alloggio dei genitori che seguono le gestanti fuori dell’isola., riducendo così il grave problema ad una “monetizzazione del disturbo”. Ma non è tutto. Il Presidente Lombardo si è anche meravigliato dell’avversione dei cittadini di Lipari sul tanto chiacchierato megaporto. Si tratta, per Lombardo, di una infrastruttura necessaria per produrre ricchezza in una località che vive sul mare. Quindi una totale inversione di pensiero e di giudizio. E’ chiaro, per il Presidente della Regione, che chi investe denaro deve guadagnarci quindi diventano necessari i ristoranti, i bar, i negozi vari, il pedaggio, etc. Quindi l’annuncio che a giorni darà il via alle formalità per avviare l’iter di approvazione del nuovo progetto, che ancora nessuno ha potuto visionare. Poco importa se manca il Piano Regolatore del Porto; se l’opera distruggerà la baia ed il lungomare di Marina Lunga; se il territorio e l’ambiente dell’isola non è quello di Marina di Portorosa, di Riposto, di Augusta , di Pozzallo, di Marina di Licata, di Mazzara del Vallo, di Trapani, etc., tanto per restare in Sicilia. Considerato il totale silenzio dei partecipanti alla riunione debbo dedurre che l’MPA locale è pienamente d’accordo con la nuova posizione del Presidente e dell’Amministrazione Comunale. A dire il vero mi sorprende anche il silenzio dei responsabili dei partiti che sostengono il Governo Regionale e che in passato si erano schierati contro il megaporto. Mi riferisco all’UDC ed al PD. Sembra quasi che tutto sia stato deciso nelle “sacrestie” regionali e sulla “testa” degli eoliani. Adesso ci resta soltanto da capire quale personaggio potrà “vendersi”, nell’imminente tornata elettorale, la realizzazione del megaporto, di tanti posti barca, di tanti posti di lavoro, etc. Naturalmente nulla verrà detto sul pedaggio che dovrà pagare chi sbarca a Lipari che, unitamente alla tassa di soggiorno che l’attuale Sindaco intende istituire, avrà un effetto devastante sul  fragile sistema turistico del comprensorio eoliano..

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