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domenica 25 settembre 2011

Alla scoperta del misterioso vulcano sottomarino Vavilov facente parte dell'Arco eoliano

La nave idrografica d'altura della Marina militare (la cui base di assegnazione è La Spezia) "Ammiraglio Magnaghi" lascia oggi il porto di Messina per intraprendere una ricerca scientifica.
A bordo dell' "Ammiraglio Magnaghi" i sono quattro ricercatori dell'Ingv che utilizzeranno alcune attrezzature oceanografiche per l'attività di ricerca nel Tirreno.
Insieme a 10 specialisti idrografi dell'Unità, comandata dal capitano di fregata Lorenzo Dialti, con un equipaggio di circa 100 effettivi a bordo, i ricercatori dell'Invg daranno vita alla campagna di ricerca "Vavilov".
Il progetto congiunto nasce dall'estremo interesse per i vulcani sottomarini del Mare Tirreno: nato oltre quattro milioni di anni fa, il vulcano sottomarino Vavilov, i cui primi studi risalgono al 1950, fa parte insieme al limitrofo vulcano Marsili del cosiddetto Arco Eoliano.
Esteso su un'area di 33 chilometri di lunghezza per 17 Km di larghezza, il vulcano è caratterizzato da un basamento a crosta oceanica di spessore ridotto, caratteristica che lo rende assieme al vulcano Magnaghi e Marsili, tra i più insidiosi del Mar Tirreno. Sono difatti note ai ricercatori le condizioni d'instabilità dei pendii del vulcano, che si eleva da un fondale di circa 3000 metri fino a raggiungere quote di 800 metri sotto il livello del mare.
L'attività, svolta grazie alla proficua partecipazione della Marina e dell'Istituto idrografico in ambito Conagem (Coordinamento nazionale geofisica marina), risulta di particolare interesse scientifico in quanto un eventuale crollo della parete vulcanica, così come eventuali attività eruttive, comporterebbero il sollevarsi di significative masse d'acqua provocando maremoti che potrebbero interessare le coste tirreniche.
In occasione della sosta a Messina, la nave è stata collegata in videoconferenza con il Castello di Lerici , nell'ambito dell'iniziativa a carattere nazionale "La notte dei ricercatori".
Questa iniziativa, sostenuta dalla Comunità Europea e realizzata sotto il patrocinio del Conagem con la collaborazione dell'Enea, Ingv, Ismar Cnr, Nurc Nato, Cssn di Spezia e Marina Militare, ha lo scopo di valorizzare l'importanza della ricerca scientifica e di avvicinare il pubblico alla figura del "ricercatore", promuovendo dibattiti ed incontri in numerose città d'Italia.
L' Ammiraglio Magnaghi, lunga 82 metri, è dotata di molti tra i più sofisticati sistemi idrografici e tra i più moderni e precisi sistemi di posizionamento satellitare; la centrale operativa idrografica ed il laboratorio idrologico sono dotati di workstation di ultima generazione per l'elaborazione e valorizzazione dei dati idro-oceanografici.

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