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sabato 14 aprile 2012

La sala d'aspetto di Marina Lunga e lo spreco

Credo che nell'ambiente di Marina Lunga sono ormai risapute le vicissitudini della sala d'attesa, uno dei tanti modi in cui vengono "spesi" (giusto per usare un eufemismo) i soldi pubblici: non mi soffermerò più di tanto sull'estetica della struttura, per me è un pugno nell'occhio nel panorama di Monte Rosa, quanto più sulle condizioni in cui versa la struttura stessa, nel migliore dei casi disgustose: sporcizia, cattivi odori, "acqua" riversata sul pavimento.
Ma da qualche settimana a questa parte, questa struttura poco curata è rimasta chiusa, pertanto la domanda che sorge  spontanea è: dove possono attendere le persone se la sala d'attesa non è agibile? Per di più, quando Eolo scatena la sua  furia ventosa e Zeus la sua acqua, dove potranno mai trovare un seppur minimo rifugio gli sventurati di passaggio? Di solito le persone trovano riparo nella biglietteria degli aliscafi, dove l'ambiente non è propriamente accogliente dato che  mancano dei sedili e lo spazio per muoversi è molto ristretto e limitato. 
Inoltre, come già accenato, la posizione di questa costruzione, oltre ad essere antiestetica, è più che altro scomoda, infatti sono pochi i viaggiatori che, una volta acquistato il biglietto d'aliscafo, entrano (quando è aperta, ovviamente!)  in questa cosiddetta sala d'attesa, preferendo attendere l'aliscafo in piedi oppure seduti sul muretto, le cui condizioni  igieniche, data anche la presenza pressoché abituale di cani randagi, lasciano molto a desiderare.
Credo inoltre che, nonostante come già detto la sala sia chiusa, dall'esterno è possibile vedere che le luci continuano a rimanere accese. 
Perché tanto spreco?
Saluti,
Barbaro Erudito

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