Da Venerdi scorso sugli aliscafi non vengono più imbarcati i generi di prima necessità tra cui il pane. Anche le medicine non vengono più accettate. Ciò a seguito di un controllo dei N.A.S. su i mezzi di linea. A pagarne le spese, come al solito, le piccole realtà come: Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Ginostra. A Ginostra niente più pane fino a nuove disposizioni. Se a Lipari e nelle altre isole maggiori dell'arcipelago non è un grave problema perchè vi sono panifici, farmacie e navi giornaliere in posti piccoli come Ginostra una situazione come quella verificatasi può diventare un dramma. Un dramma nel dramma se si aggiunge che oggi, nonostante le buone condizioni meteorologiche, sia La Siremar che la Ustica Lines con i loro aliscafi hanno saltato lo scalo di Ginostra che con i venti di scirocco è uno dei più riparati delle Isole Eolie. C'erano turisti che dovevano partire per prendere l'aereo ed altri che dovevano arrivare per passare le vacanze nella borgata ed a Stromboli.Vogliamo fare turismo? Vogliamo continuare a vivere nelle Eolie?
Se la risposta è si bisogna cominciare a protestare seriamente contro tali vessazioni. I nostri diritti vengono calpestati ogni giorno anche se ottemperiamo ai nostri doveri. Che le Istituzioni comincino a prendere dei provvedimenti. Signor Sindaco e signor Prefetto almeno il pane e le medicine. Siamo o non siamo italiani.
In attesa del pane
Cordialmente
da Ginostra ...Gianluca Giuffrè
(cittadino senza diritti)
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