Condivido quanto segnalato dall'articolista sconosciuto sulla "sala di attesa" recentemente realizzata in prossimità della biglietteria degli aliscafi di Sottomonastero. Si tratta di una struttura, a prescidere dalla tipologia funeraria, che non assolve minimamente alla funzione cui è stata realizzata, costituendo così uno spreco di denaro pubblico dell'Amministrazione Comunale per il quale oggi si chiedono ulteriori sacrifici economici ai cittadini. Aver portato l'Ente ad un passo dal dissesto economico con spese facili ed inutili avrebbe dovuto suggerire, almeno al protagonista indiscusso, di mettersi da parte, ma evidentemente la "sete" di potere e di protagonismo è tale da non rendersi conto che il Paese ha bisogno di una "nuova stagione" che non può estrinsecarsi con la continuità
amministrativa del "non fare" o del "fare male" o addirittura del "non vedere, non sentire e non parlare". La sala di attesa è una di quelle opere realizzate senza rendersi conto del suo uso e dell'importanza del servizio che doveva rendere ai viaggiatori, sia in inverno che in estate. E' infatti immaginabile che un utente debba prima andare in biglietteria, poi uscire, fare il giro del manufatto, attraversare lo spazio retrostante, per arrivare nella sala, semprechè la trovi aperta e pulita, per poi fare lo stesso percorso per raggiungere l'aliscafo in arrivo o in partenza. A parte il fatto che essendo una struttura isolata e senza vigilanza diventa pericolosa sotto molti aspetti. Oggi, considerato che i soldi spesi non sono noccioline, per un uso adeguato e funzionale, bisogna smontarla e collocarla accando alla biglietteria sul lato Nord in modo da rendere i due manufatti comunicanti.
Mi auguro che il prossimo inquilino del Palazzo Comunale abbia questa accortezza.
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