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venerdì 25 maggio 2012

"Caso Miccichè". Lettera aperta a Benedetto XVI da un gruppo fedeli delle Eolie

Lipari, 25/05/2012
Beatissimo Padre,
diamo voce al popolo delle Eolie che ricorda con nostalgia i 9 (nove) splendidi anni del servizio pastorale di Mons. Miccichè in queste isole.
Abbiamo appreso con immenso dolore la decisione immotivata presa dalla Santa Sede di rimuovere il vescovo di Trapani interrompendo un servizio pastorale esaltante ricchissimo di iniziative che spaziano da quelle prettamente ecclesiali catechesi, liturgia, carità, a quelle culturali, prtate avanti da Mons. Miccichè con intelletto d' amore, con sapienza, con generosa dedizione, spendendo per essa le sue energie di mente e di cuore.
I giovani sono stati il suo assillo, per essi ha speso le sue migliori energie, ha avuto fiducia in loro, li ha incoraggiati, accompagnati, si è fatto fratello e padre, compagno di cammino, amico fedele.
Le malignità, le calunnie, le falsità che sotto la regia di un giovane rampante prete tutto preso dai suoi interessi materiali e con il pallino della carriera ecclesiastica a tutti i costi è stato lo strumento strategico di una campagna mediatica violenta, aggresiva, da stolking che ha trovato sponda in chi avrebbe avuto il dovere di verificare la verità prima di proporre alla Santità Vostra la decisione di un provvedimento così estremo e punitivo.
Come popolo santo di Dio che stimiamo ed amiamo il vescovo Francesco per la sua linearità, correttezza, amabilità, generosità nello spendersi per dio e per la Chiesa, chiediamo umilmente a Vostra Santità di poter sapere quali sono i motivi gravissimi che hanno motivato un così grave provvedimento.
Santità, siamo sconvolti, amareggiati, delusi per quanto sta avvenendo nella Chiesa dove chi si espone per proclamare con le parole e con la vita il Vangelo e cerca di contrastare in tutti i modi le strategie del maligno che sul territorio trapanese hanno come registro i poteri forti, la mafia e la politica corrotta non solo non ha vita facile, ma viene colpito mortalmente da chi nella Chiesa detiene il "potere".
Il nostro vescovo Francesco ha detto a tutti di accogliere nella fede questa durissima prova, ma a noi che lo abbiamo conosciuto, abbiamo con lui sofferto, pregato, operato perchè la Chiesa fosse profezia di speranza per tutti e avesse a cuore gli ultimi, i più indifesi, i giovani non è dato sapere perchè Mons. Miccichè è stato condannato come Gesù sulla croce, e la decisione presa da Vostra Santità, certamente informato malamente da chi aveva tutto l' interesse di colpire a morte Mons. Miccichè, ci appare assurda.
Ci chiediamo: ci sarà per lui, per noi tutti e non solo per la Chiesa di Trapani
l' alba del terzo giorno?
Vacilla la nostra fede.
Ci aiuti Vostra Santità  a non perderla.
                                                        
 UN GRUPPO DI FEDELI

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