"Stiamo lavorando all'istituzione di una rete delle patologie
reumatiche che abbiamo presentato sabato scorso a Venezia al convegno
nazionale dei reumatologi, dopo un lavoro annuale di incontri con
cittadini e operatori. E' il modo piu' concreto per rispondere alla
legittime esigenze dei malati che chiedono un intervento a livello
nazionale per migliorare l'organizzazione dei percorsi diagnostico -
terapeutici nella pianificazione dei Progetti obiettivo di Piano
Sanitario Nazionale 2012".
L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha raccolto
l'appello lanciato dal Coordinamento nazionale malati cronici (Cnamc)
che insieme ad Anmar (associazione nazionale malati reumatici),
CittadinanzAttiva e numerose altre sigle di associazioni di pazienti
chiedono un fattivo intervento del Ministero della Salute e della
Conferenza Stato Regioni.
Le malattie reumatiche costituiscono anche in Sicilia un problema
rilevante di sanita' pubblica alla luce della elevata frequenza stimata a
livello nazionale. Si calcola che in Sicilia ci siano circa da 15.000 a
30.000 malati di artrite reumatoide; oltre 136.000 casi di psoriasi
(incluse le forme lievi o iniziali), di cui 6.000 di artrite psorisica;
per la spondilite anchilosante sono stimati un numero di casi compreso
tra i 3.000 e i 10.000; tra 2.000 e 5.000 pazienti di Les ((lupus
eritematoso sistemico) con un numero di nuovi casi all'anno compresi tra
50 e 380; tra 200 e 840 casi all'anno di sclerodermia; tra 2.500 e
5.000 persone affette da Morbo di Sjogren.
"La sensibilita' delle istituzioni siciliane - hanno detto i
rappresentanti dei malati reumatici - ha permesso di rilanciare un
problema che le associazioni dei malati e il mondo scientifico
denunciano da anni per l'assenza di una pianificazione specifica.
Chiediamo l'istituzione di un registro, l'equita' di accesso alle
cure e ai farmaci biologici per le persone affette da patologie croniche
reumatologiche, la diagnosi precoce attraverso l'introduzione di PTDA
(percorsi terapeutici diagnostici assistenziali) e la presa in carico
attraverso PAC per migliorare la qualita' di vita e razionalizzare
l'impatto sulle risorse dei sistemi sanitari regionali"
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