E’
sotto gli occhi di tutti la precarieta’ dei servizi di collegamento
marittimo sia interisole che con la terraferma , comprendente una serie
di criticita’ non tutte dettate dai fattori ambientali e meteomarine, ma
,a volte, da decisioni improvvise ed immotivate, da parte di comandanti che dimenticano quale sia la finalita’ della loro professione.
E’
ovvio che non intendo generalizzare, conscio delle difficolta’ cui
vanno incontro tutti i giorni, affrontando spesso situazioni difficili e
responsabilita’ non da poco, ma i comportamenti di pochi pregiudica la fiducia che la cittadinanza deve necessariamente nutrire nei loro confronti.
Comportamenti
come quello denunciato da Gianluca Giuffre’ a Ginostra, o come tanti
altri che vengono segnalati con impressionante ripetitivita’ da qualche
anno a questa parte, ci inducono a porre tante domande.
Ma a queste domande non seguono mai risposte.
Le compagnie di navigazione interessate tacciono.
Esistono
organi di controllo che dovrebbero intervenire? Certamente si, ma non
se ne ha mai sentore. Qualcuno si ricorda di risposte puntuali ed
esaustive alle continue richieste di chiarimenti ,mai anonime e sempre
firmate, pubblicate sui blog locali e sulla stampa ?
Un silenzio assordante e’ l’unica risposta che riceviamo, per narcotizzarci come cittadini , sperando di trasformarci in sudditi obbedienti e sciocchi. (Gianni Iacolino)
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