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mercoledì 3 luglio 2013

LA PARALISI SICILIANA DEI FONDI EUROPEI “GOVERNO IMMOBILE, CROCETTA COME LOMBARDO

di Chiara Billitteri -
Nessuna discontinuità con il governo Lombardo”: le continue rotazioni dei dirigenti dei dipartimenti regionali stanno causando la paralisi della macchina burocratica, “esattamente come accadeva con il vecchio governo, il presidente della Regione Crocetta crea un alibi ai dirigenti inefficienti e improduttivi”.
E’ questa l’accusa lanciata dai gruppi d’opposizione dell’Assemblea regionale, che stamattina hanno puntato il dito contro la scarsa capacità del governo regionale di impegnare le somme derivanti dai fondi europei, e che adesso rischiano di essere perdute.
Sette dipartimenti della Regione siciliana hanno speso, nel 2012, meno dell’1% della dotazione finanziaria messa loro a disposizione dal Po Fesr 2007-2013, il fondo europeo per lo sviluppo regionale: sono Energia, Acqua e rifiuti, Beni culturali, Istruzione, Famiglia, Finanze e Turismo i dipartimenti finiti sotto la lente d’ingrandimento delle opposizioni di Palazzo dei Normanni.
Di questi, Beni Culturali e Turismo nel 2012 hanno avuto, secondo i dati riportati dal dipartimento per la Programmazione, un avanzamento di spesa con percentuali addirittura negative.
In pratica, dei fondi comunitari, alcuni dipartimenti l’anno scorso hanno speso meno che negli anni precedenti.
Ma la vera sfida, adesso, sarà riuscire a spendere i 600 milioni restanti per il 2013: circa 100 milioni al mese da qui a dicembre, come imposto dal Comitato di sorveglianza sulla spesa europea, che qualche giorno fa ha incontrato il governo regionale.
“Dipende da questo se la Sicilia muore o riparte”, ha detto Toto Cordaro, capogruppo di Cantiere Popolare all’Ars. Con lui i dirigenti degli altri partiti d’opposizione, escluso il Movimento 5 Stelle: Nino D’Asero del Pdl, Vincenzo Figuccia del Pds, Santi Formica e Gino Ioppolo della Lista Musumeci.
Compatti, chiedono al governo l’istituzione di una task force composta dalle migliori figure professionali “che sono già al servizio della burocrazia regionale”, come ricordato dai deputati in conferenza stampa, e da impiegare nella realizzazione di progetti cantierabili prima di dicembre.
“Finora un percorso chiaro non c’è – ha detto il capogruppo del Pdl D’Asero – e nonostante le promesse del presidente Crocetta non abbiamo sentito altro che un ‘sonoro silenzio’”.
Lo scarso impegno del presidente della Regione è il motivo per il quale le opposizioni hanno anche annunciato una mozione di censura al governo: un atto politico che, eventualmente, impegnerebbe il governo ad adottare provvedimenti immediati.

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