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martedì 2 luglio 2013

Sulla discriminazione per gli eoliani non residenti. Giacomantonio risponde al signor Fonti

Il Comune non ha competenza nella determinazione delle tariffe dei servizi pubblici navi e aliscafi. Può chiedere, proporre suggerire ma a decidere deve essere il Ministero dei Trasporti sentito il parere della Regione . Le stesse Compagnie hanno poteri limitati. Il comma 3 dell'articolo 6 della convenzione in vigore fra la compagnia delle isole Spa e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, stipulata il 20 luglio 2012, stabilisce che: «perentoriamente entro i 15 giorni successivi alla comunicazione... i Ministeri vigilanti, di concerto con la Regione possono richiedere alla società la sospensione dell'applicazione dell'aggiornamento delle tariffe di cui ai commi precedenti, individuando contestualmente misure compensative, in termini di revisione degli assetti nautici, di differente articolazione tariffaria o di rideterminazione in aumento o in diminuzione degli oneri di servizio pubblico, che fanno salvo l'equilibrio economico-finanziario determinato secondo i criteri della direttiva CIPE”.
Proprio questo comma lascia capire come la determinazione delle tariffe sia un procedimento complesso che chiama in causa soprattutto le compagnie, il Ministero, la Regione.
Che le tariffe degli aliscafi siano particolarmente gravose è sotto gli occhi di tutti. Se si pensa che un biglietto Milazzo- Lipari costa 15 € ed uno Milazzo- Stromboli ne costa 30 € ci troviamo, per una famiglia media di quattro persone, di fronte ad una spesa che va dai 60 ai 120 €. Ma non si può chiedere di annullare tout court la tariffa normale e lasciare in vita quella residenti perché il servizio diventerebbe antieconomico. Non si può nemmeno chiedere di applicare la tariffa residente a chi è nato alle Eolie e ora vive a Milano, in Francia, in Australia perché la motivazione della tariffa residente non è legata allo “ius sanguinis” ma alla constatazione molto concreta che agli abitanti delle isole va garantita la pratica della continuità territoriale con la terraferma. In altre parole deve essere consentito di raggiungere Milazzo o Messina con la necessaria frequenza dovuta a ragioni di cittadinanza sociale ( visite ospedaliere, uffici provinciali, INPS, frequenza corsi e scuole, cultura e spettacoli, ecc.). Capisco che il cittadino emigrato in Australia tornando a casa si senta come respinto quando gli viene detto che non ha diritto alla tariffa residenti. Ma su questo terreno, malgrado venti anni di richieste e sollecitazioni, le Amministrazioni comunali non l’hanno avuta mai vinta. Una possibilità c’è invece per i proprietari di alloggi e di terreni non residenti siano essi nati a Lipari oppure no. Per loro si sta lavorando a creare una anagrafe presso le compagnie per garantire, a chi si trova in questo stato, di usufruire di una tariffa ridotta che potrebbe essere quella residenti. E’ una trattativa ancora in corso che si spera possa avere esisto positivo al più presto.
Altra strada, particolarmente utile per chi deve viaggiare frequentemente è quella degli abbonamenti che qualche compagnia ha cominciato a praticare e si spera che possa essere estesa a tutte quelle interessate. Si pagano anticipatamente un certo numero di corse e mi si dice che lo sconto di cui si fruisce è anche maggiore di quello previsto per i residenti.
Cordfiali saluti
Michele Giacomantonio

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