Non aveva versato i proventi del ticket di sbarco di Protezione civile per gli anni 2010-2011 e con ordinanza del Tribunale di Barcellona ( ex art. 702 con procedura d’urgenza) una compagnia di navigazione di Cefalù che effettua minicrociere alle Isole Eolie dovrà versare nelle casse del maggior Comune eoliano 30 mila 708 euro.
L’atto è stato notificato lo scorso venerdì mattina nel porto della località turistica palermitana direttamente dall’ufficiale giudiziario di Termini Imerese con al seguito il legale dell’Ente, avvocato Onofrio Natoli e il vicesindaco Gaetano Orto.
Alla società è stata pignorata una delle imbarcazioni con le quali trasporta i turisti nell’arcipelago; l’armatore, comunque, si è dichiarato disponibile a versare la somma entro una settimana.
L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività avviate dalla Giunta guidata dal sindaco Marco Giorgianni, e portata avanti in prima persona dal vice sindaco Orto, per fronteggiare l’evasione e l’elusione fiscale. Iniziativa che si collega ai controlli avvenuti nel corso dell’estate da parte dello stesso vicesindaco, di concerto con i vigili urbani, a bordo di motonavi di altre compagnie a Lipari, Vulcano, Panarea e Stromboli .
Controlli finalizzati a verificare la corretta corresponsione, in base al numero dei turisti trasportati, della tassa di sbarco di un euro e cinquanta centesimi prevista dal governo Monti e istituita dall’estate 2012 anche dal Comune più grande delle Eolie.
Si calcola che, fino ad oggi, anche grazie all'incessante opera del vice sindaco Orto, sono circa 100 mila euro i proventi recuperati dall’applicazione del ticket di Protezione civile e circa 300 mila gli euro incassati con la tassa di sbarco.
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