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martedì 1 ottobre 2013

Perde la vita sull'elicottero del 118 (L'articolo del nostro direttore sulla G. del sud di oggi)

LIPARI Pino Natoli, impiegato ospedaliero di 63 anni, vittima ieri di uno scontro stradale
Fatali le ferite causate dall'incidente 
Perde la vita sull'elicottero del 118
Eseguita a Milazzo l'autopsia su Bartolo Todaro, oggi pomeriggio i funerali
Salvatore Sarpi
LIPARI
Nuova tragedia a distanza di soli due giorni a Lipari. Dopo un incidente stradale, che gli aveva procurato, la frattura di sette costole, lo spappolamento della milza e tutta una serie di ferite più o meno gravi, è deceduto, a bordo dell'elicottero del 118 che lo stava trasportando a Messina, Pino Natoli, impiegato dell'ospedale di Lipari, da tutti conosciuto come "Pino il fotografo" per via della professione che svolgeva in precedenza. La notizia della morte del 63enne è arrivata a Lipari proprio mentre con il traghetto "Laurana" stava per sbarcare nell'isola la salma del povero Bartolo Todaro e ciò ha contribuito a fare calare una ulteriore cappa di dolore fra i tanti presenti nel porto di Sottomonastero. 
A monte del decesso vi è un incidente verificatosi ieri, intorno alle 11, nella parte alta della via Professor Emanuele Carnevale a Lipari (nella foto). Natoli, che con il suo scooter viaggiava in direzione del Corso Vittorio Emanuele, sarebbe andato ad impattare (un verbale è stato redatto dalla polizia municipale intervenuta sul posto per i rilievi del caso) con un furgone alla cui guida vi era G.M. che, a quanto pare, stava uscendo da una area limitrofa alla strada dove si è verificato l'incidente. L'uomo, dopo l'incidente, avrebbe percorso strisciando a terra diversi metri. Allertata è intervenuta l'ambulanza del 118 che ha provveduto a trasportarlo in ospedale. Qui, dopo le prime cure e i necessari esami a cui è stato sottoposto, si è proceduto, viste le gravissime condizioni, ad asportargli con un intervento chirurgico d'urgenza la milza che si era praticamente spappolata. Allertato l'elisoccorso per trasferirlo al Papardo di Messina si è proceduto ad intubarlo. Caricato a bordo dell'elicottero ha perso la vita mentre il velivolo era in volo verso Messina. Il corpo del povero Pino Natoli si trova presso l'obitorio dell'ospedale messinese.
Intanto, è stata effettuata ieri a Milazzo dal medico legale, Francesca Trio, l'esame autoptico sul corpo del povero Bartolo Todaro, il quarantenne operaio di Lipari deceduto sabato scorso in ospedale dove era stato trasportato dopo l'incidente occorsogli mentre stava lavorando in un rudere ubicato in località Chiesa Nuova, a Quattropani. La salma, dopo l'esame disposto dalla Procura della Repubblica, è giunta a Lipari con la nave di linea, a bordo del carro funebre della ditta Alfa e Omega che si occuperà delle onoranze funebri dello sfortunato padre di famiglia. Il funerale si terrà oggi pomeriggio alle 16 nella chiesetta di Porto Salvo a Marina Lunga. Si prevede la presenza di molti eoliani in quanto l'uomo era molto conosciuto nell'isola per la sua bontà d'animo e la dedizione al lavoro e alla famiglia. Una famiglia che già qualche anno fa venne toccata da un'altra tragedia: la morte in prossimità della nascita di una bimba. 
 Mentre ci si appresta a celebrare il funerale del povero Bartolo Todaro, giunge notizia che sono in miglioramento le condizioni di Enrico Reitano, 65 anni, rimasto coinvolto nello stesso incidente sul lavoro e ricoverato al Papardo dove è giunto con l'elicottero del 118. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri di Lipari che, su disposizione del dottor Mirko Piloni, hanno posto sotto sequestro la struttura "teatro" del mortale incidente. Esplicate le formalità di rito, come naturale conseguenza di quanto è accaduto, è arrivato il momento degli avvisi di garanzia. Sarà uno o più di uno? Sicuramente determinante saranno gli accertamenti e le indagini effettuate dai carabinieri. 
Ribadiamo che, al di là dei risvolti giudiziari e legali,su Lipari resta una "cappa di dolore" per la tragica fine di un grande ed onesto lavoratore e straordinario marito e padre di famiglia. Figura che nessuna indagine o sentenza potrà mai restituire ai suoi cari.
Dolore che tocca, purtroppo, anche  la famiglia di Pino Natoli.

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