Gastroscopio e Colonscopio non
pervenuti da un anno; ortopedico assente e donne costrette a
partorire ancora fuori. Sono passati due mesi dalle garanzie fornite
nel corso delle sua ultima visita a Lipari, dal commissario dell’Asp
5, Manlio Magistri, ma i fatti sono quelli, purtroppo, che si vedono
tutti i giorni. Cioè, disagi che continuano a mortificare la già
penalizzante condizione del cittadino - contribuente isolano e
isolato. O meglio, abbandonato. Lasciato, tra i vari livelli di
disperazione al numero verde , in balia dei medio-lunghi tempi di
attesa per poter accedere a dei servizi come, appunto, gastroscopia,
colonscopia e ortopedia che potrebbero essere svolti sul posto
riportando, semplicemente, al nosocomio la strumentazione necessaria.
Nel caso di ortopedia , com’era stato promesso, prevedendo lo
specialista distaccato da Milazzo e il day surgery per gli interventi
meno complessi. Una lancia, tuttavia, può essere spezzata a favore
dell’azienda per quanto riguarda la situazione di incertezza legata
ai punti nascita. C’è il decreto ma continuano a mancare i fondi
per attrezzarli, anche del personale occorrente. Personale, carente
in tutta la provincia, sottoposto, inevitabilmente, al turn over e
autorizzato a svolgere le emergenze-urgenze. All’ospedale di
Lipari, insomma, si assicura il minimo necessario a discapito anche
delle strutture e della qualità delle prestazioni fornite sulla
terraferma congestionate dal traffico sanitario proveniente dalle
isole che potrebbe essere smaltito direttamente sul posto.
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