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mercoledì 23 ottobre 2013

IL PD ALLA VIGILIA DEL CONGRESSO, FRA ACCORDI ED EQUILIBRI

È arrivato per ultimo. Con il suo tempo. All’interno del gruppo parlamentare all’Ars del Pd , Rosario Crocetta è il diciannovesimo deputato.
Il tempo dirà se il suo innesto, nella qualità di presidente e capo dell’esecutivo e deputato del gruppo di maggioranza relativa al Parlamento siciliano, sarà indolore e privo di riflessi specifici.
Intanto la stagione congressuale che dovrebbe benedire l’accordo tra le anime Dem, renziane e lo stesso Crocetta, passando per i vari congressi locali e provinciali, proietta l’immagine di un gruppo parlamentare al lavoro per la ridefinizione degli assetti del partito che verrà.
E così, se, da un lato le premesse della vigilia, vorrebbero l’area Rifay pd, di Antonello Cracolici e Nuovo Corso, con Mirello Crisafulli, leader accreditato di una forte base nel territorio, leggermente dietro, ai nastri di partenza rispetto al cartello Dem (Lupo-Gucciardi) Renziani e Crocetta, non è prudente dare per scontato che si arrivi con queste posizioni di partenza.
Al di là del filtro dei risultati, legati agli equilibri, a volte anche particolarmente sensibili, dei singoli territori, la corsa al carro del vincitore, in questo caso Matteo Renzi, potrebbe creare uno scenario oggi poco leggibile in chiave regionale.
All’interno del gruppo parlamentare regionale la componente di Antonello Cracolici dovrebbe poter contare su almeno sei deputati (oltre allo stesso ex capogruppo dovrebbero confluire Panarello, Panepinto, Raia, Arancio e Di Giacomo).
A metà strada con Nuovo Corso di Crisufulli, si collocherebbe Bruno Marziano, i renziani, conterebbero su Ferrandelli, Vullo e Laccoto.
L’Area Dem che fa capo a Giuseppe Lupo e Baldo Gucciardi, avrebbe tra le sue fila, Anthony Barbagallo, Antonella Milazzo e Marika Cirone.
Neutrale Rinaldi, con Crisafulli Mariella Maggio.
Proprio dalla commissione nazionale di garanzia è venuto fuori l’interessante dato che riguarda il politico di lungo corso candidato ad Enna, per il quale è stato reso esplicito il concetto che la mancata candidatura non esprime un valore di altra natura.
Una legittimazione a 360 gradi.
Che sia stato il frutto di un primo accordo, o una valutazione scevra da altri retropensieri, Crisafulli incassa e ringrazia.

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