Torna a montare la polemica sulla costruzione di un pontile galleggiante nel porto di Filicudi, nell’arcipelago delle Eolie. “Annullare la concessione demaniale marittima al fine di tutelarne l’integrità ambientale”. Lo chiede in una interrogazione all’assessore per il Territorio e Ambiente e al Territorio il deputato regionale del Pd e segretario della Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, Fabrizio Ferrandelli.
“Dalla data di rilascio della concessione, che risale al 2008, – dice Ferrandelli – più volte è intervenuta negativamente la Soprintendenza del mare bloccando l’opera anche per il ritrovamento di reperti archeologici nei fondali”.
“L’isola di Filicudi – continua il deputato del Pd- è un luogo incontaminato e ricco di risorse naturali e culturali e questo patrimonio rischia di disperdersi se venisse realizzato il pontile galleggiante di 75 metri e con basamento in calcestruzzo. I pilastri in calcestruzzo, infatti, distruggerebbero i fondali sommersi con la distruzione del poseidoneto con conseguenze incalcolabili: basti pensare che la perdita di un solo metro lineare di prateria può portare alla scomparsa di diversi metri della spiaggia antistante, la conseguente perdita di biodiversità e un deterioramento della qualità delle acque”.
“Inoltre – aggiunge Ferrandelli – il continuo movimento delle imbarcazioni metterebbe a rischio gli importantissimi reperti archeologici di Capo Graziano (in parte sommersi) e il pontile impedirebbe la libera fruizione della spiaggia del Porto, l’unica baia dell’isola agevolmente fruibile per i turisti, le famiglie isolane ed i bambini e intralcerebbe il varo e l’approdo delle imbarcazioni tradizionali e dei piccoli pescatori”.
“Insomma, ci sono tutti i presupposti – conclude – per annullare la concessione e salvaguardare uno dei tanti gioielli della Sicilia”.
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