scrivo questa lettera a chiunque di noi, eoliani e non, che ancora pensa che nella vita ciò che conta sono i valori che abbiamo dentro ma che, tante volte e sempre più spesso, non possiamo o preferiamo non manifestare.
Oggi è morto un ragazzo di 39 anni, che da tempo abitava e lavorava nelle nostre isole, nel modo più doloroso che si possa verificare: porre fine alla propria vita.
Leggo che "Grande è il dolore anche tra i numerosi rumeni che vivono nelle Eolie".
Pur comprendendo senza false ipocrisie che quando un dolore ci tocca da vicino per familiarità, amicizia o anche solo conoscenza personale sia un "dolore diverso" e più intenso, ma riesce difficile comprendere come tutto quello che siamo stati capaci di esporre oggi è stato un freddo trafiletto sui giornali locali. Niente necrologi altisonanti, niente dolori condivisi, niente solidarietà, niente di niente. Nessuno si è sentito vicino a una famiglia e a degli amici alla quale è venuta a mancare una "PERSONA".
Forse che, parafrasando indegnamente, all' ombra di altri cipressi e altre urne il dolore della morte è meno duro?
In altre altrettanto dolorose occasioni ci siamo posti tutti mille domande cercando, annaspando nel nulla della nostra piccolezza umana, risposte introvabili.
Abbiamo esposto profondi quesiti e dita puntate contro istituzioni e società inadempienti e assenti non accorgendoci, forse, che quella società è fatta da noi nelle istituzioni e nelle persone.
E' notizia di oggi che la vedova di un poliziotto ucciso durante un posto di blocco e la mamma del ragazzo che uccise il poliziotto si sono unite insieme per fare volontariato nelle carceri.
Esiste un sentimento che può e deve essere superiore a ogni altra cosa e che si chiama AMORE.
Nel suo discorso inaugurale alla presidenza degli Stati Uniti, il neoeletto J.F. Kennedy disse: "non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, ma cosa potete fare voi per il vostro paese".
Credo non ci sia niente da aggiungere. Non conoscevo Alexandru ma vorrei che la sua famiglia e i suoi amici sentissero la solidarietà di queste isole che, forse distratte dall' avere, hanno dimenticato che l' essere è veramente ciò che conta.
Francesco Coscione
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.