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giovedì 10 luglio 2014

Messina, la Regione chiude l’ospedale Piemonte

La notizia è emersa dagli incontri tenutisi negli ultimi giorni tra lo staff dirigenziale e sindacati: il neo direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Papardo Piemonte”, Michele Vullo, ha comunicato di avere ricevuto mandato di portare avanti tale operazione, anche se i tempi sono ancora da decifrare.
Una notizia che ha fatto scattare l’allarme tra i rappresentanti dei lavoratori, come avvenne già qualche tempo fa. Come si ricorderà, infatti, l’importanza strategica che riveste il “Piemonte” aveva portato alla protesta di tanti messinesi, che attraverso una petizione popolare con raccolta di oltre 15 mila firme e con imponenti manifestazioni di piazza, impedirono la soppressione di un altro pezzo importante di città.
«Non è bastato all’assessorato regionale alla Salute sopprimere il Polo Radiodiagnostico di Alta Tecnologia, già allocato dopo ingenti somme spese, presso l’ex Ospedale “Regina Margherita”, così come non è bastato avere cancellato il Polo Oncologico di eccellenza previsto dall’ex ministro Sirchia», hanno commentato i segretari provinciali di Cisl Fp e Uil Fp, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, il segretario provinciale area medica Cisl Fp, Placido De Luca e il coordinatore area medica, Mario Salvotore Macrì.
I sindacati chiedono un intervento del sindaco Renato Accorinti presso la Regione, al fine di «tutelare il diritto alla salute dei messinesi ad usufruire di un presidio ospedaliero di emergenza/urgenza ubicato nel cuore della città, individuato anche punto strategico della Protezione Civile».

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