Se non ricordo male fu lo stesso prof. Angelini a redigere il Piano . In fase di ultima stesura e prima della pubblicazione del piano, però, ed evidentemente su esplicita richiesta delle amministrazioni locali fu tolta la parola "gestione" dai compiti istituzionali della fondazione o come struttura appositamente costituita a tale scopo sostituendola con "valorizzazione e promozione dei siti siciliani dichiarati patrimonio dell'Umanità, anche dal punto di vista del monitoraggio delle azioni intraprese tra quelle previste negli apposti Piani di Gestione".
La Fondazione Unesco Sicilia, pertanto, almeno per il sito Unesco Isole Eolie, non viene individuata come Ente gestore ma come eventualmente struttura o strumento operativo per promuovere, seguire e valutare la azioni previste.
Nel successivo paragrafo viene poi definito dettagliatamente cosa si intende e come verrà effettuato il "monitoraggio".
La responsabilità nella gestione è diversa dal solo monitoraggio delle azioni previste dal piano. Entrambi possono essere comunque affidate ad un unico soggetto, ma non per forza.
Non si capisce, inoltre, chi sia stato ad individuare anche per il solo monitoraggio, così come riportato nella stesura definitiva del Piano, la Fondazione Unesco Sicilia come struttura appositamente costituita a tale scopo.
Di certo non ha avuto l'avallo del comune di Lipari, o per lo meno del Consiglio Comunale.
Per quanto invece riguarda il soggetto responsabile della gestione del sito lo stesso Piano di gestione indica l'unica decisione presa dagli enti locali (Comuni eoliani ) e dalla Regione Sicilia nel corso di una riunione svoltasi il 29 maggio 2008, giusta convocazione del Ministro dell’Ambiente. In quella riunione , infatti, i legali rappresentanti degli enti locali territoriali presenti ed il Dirigente Generale del Dipartimento Beni Culturali ed Ambientali, intervenuto con delega del sig. Presidente della Regione Siciliana, hanno concordato di costituire un consorzio pubblico ai sensi della vigente normativa che regola forme di gestione comune tra enti locali territoriali (art 25 della legge 8giugno 1990 n. 142, recepita in Sicilia dalla Legge Regionale 11 dicembre 1991 n.48.) per la gestione del sito.
Pertanto, dovrà essere un Consorzio pubblico tra enti locali l'Ente gestore del sito Unesco Eolie e non una fondazione di cui i comuni eoliani non fanno neanche parte.
Per quanto mi riguarda, credo che la soluzione migliore sia un consorzio formato esclusivamente dai Comuni eoliani.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale)
Nel successivo paragrafo viene poi definito dettagliatamente cosa si intende e come verrà effettuato il "monitoraggio".
La responsabilità nella gestione è diversa dal solo monitoraggio delle azioni previste dal piano. Entrambi possono essere comunque affidate ad un unico soggetto, ma non per forza.
Non si capisce, inoltre, chi sia stato ad individuare anche per il solo monitoraggio, così come riportato nella stesura definitiva del Piano, la Fondazione Unesco Sicilia come struttura appositamente costituita a tale scopo.
Di certo non ha avuto l'avallo del comune di Lipari, o per lo meno del Consiglio Comunale.
Per quanto invece riguarda il soggetto responsabile della gestione del sito lo stesso Piano di gestione indica l'unica decisione presa dagli enti locali (Comuni eoliani ) e dalla Regione Sicilia nel corso di una riunione svoltasi il 29 maggio 2008, giusta convocazione del Ministro dell’Ambiente. In quella riunione , infatti, i legali rappresentanti degli enti locali territoriali presenti ed il Dirigente Generale del Dipartimento Beni Culturali ed Ambientali, intervenuto con delega del sig. Presidente della Regione Siciliana, hanno concordato di costituire un consorzio pubblico ai sensi della vigente normativa che regola forme di gestione comune tra enti locali territoriali (art 25 della legge 8giugno 1990 n. 142, recepita in Sicilia dalla Legge Regionale 11 dicembre 1991 n.48.) per la gestione del sito.
Pertanto, dovrà essere un Consorzio pubblico tra enti locali l'Ente gestore del sito Unesco Eolie e non una fondazione di cui i comuni eoliani non fanno neanche parte.
Per quanto mi riguarda, credo che la soluzione migliore sia un consorzio formato esclusivamente dai Comuni eoliani.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale)
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