Gent.me e gent.mi,
reputo opportuno fare almeno due importanti precisazioni, per evitare che si diffondano notizie sbagliate che possono fuorviare l’utile e proficuo dibattito di queste settimane sulla gestione del sito UNESCO Isole Eolie. La prima precisazione riguarda il cosiddetto "rischio cancellazione" delle Eolie dal Patrimonio UNESCO e la seconda, sull'Ente gestore del sito.
Per quanto riguarda il primo punto, le Eolie non corrono un rischio immediato, ma potrebbe scattare l’avvio di una procedura per l’iscrizione nella "Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo" a causa della mancata "gestione" di un sito UNESCO che è stato iscritto nel lontano anno 2000. Inoltre, in questi mesi è in corso da parte dell'UNESCO una procedura mondiale di monitoraggio sulla gestione dei siti iscritti nella WHL.
La seconda precisazione riguarda l'Ente Gestore che non è contendibile, in quanto è stabilito nel "Piano di Gestione UNESCO ISOLE EOLIE", quali sono le istituzioni coinvolte e i compiti a loro assegnati, vedi Piano di Gestione ISOLE EOLIE:
In particolare, nel cap. II, punto 1.1, pag. 406, è prevista la costituzione di un “Comitato Guida” di cui fanno parte i comuni Eoliani, che rappresentano i principali responsabili del sito.
Inoltre, a pag. 34, per quanto riguarda la gestione e il monitoraggio, è stabilito che l’Ente che realizzerà le attività previste nel Piano, è la Fondazione UNESCO Sicilia – promossa dall'assessorato regionale dei Beni culturali e dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO”.
Per uscire dell’impasse, è necessario che i comuni delle Eolie costituiscano il “Comitato Guida” e che successivamente provvedano a regolamentare, attraverso un Protocollo d’Intesa, le attività della Fondazione UNESCO.
AURELIO ANGELINI, direttore, Fondazione UNESCO Sicilia
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