Con riferimento all’intervista televisiva rilasciata dal presidente dell’A.T.O. ME 5 Eolie per l’ambiente S.r.l. all’emittente televisiva locale Teleisole nel corso dei Tg del giorno 17 dicembre 2008, il sottoscritto Tindaro Fonti nella qualità di amministratore delegato della scrivente Società rassegna quanto segue.
Ringraziamo il presidente dell’A.T.O. ME 5 dott. avv. Rosario Venuto per avere posto fine ad un regime di precarietà nell’espletamento dei servizi di raccolta dei rifiuti e spazzamento strade, che ha visto la nostra Società incaricata nell’esecuzione del servizio nelle borgate dell’isola di Lipari e nell’isola di Vulcano, già con le nostre acquisite S. Croce e F.lli Fonti da oltre 23 anni, in regime in regime impositivo da quando l’attuale sindaco di Lipari ha deciso di mettere in liquidazione la Eolie Servizi s.p.a. ed in proroga dall’entrata in vigore dell’A.T.O. ME 5.
Ringraziamo il signor presidente inoltre per avere posto fine con l’affidamento del servizio, a un regime che ha procurato perdite economiche certe alla nostra Società. Tuttavia, non possiamo esimerci, alla luce delle dichiarazioni del Presidente Venuto, di fare alcune considerazioni.
Senza volere polemizzare, dalle dichiarazioni del Presidente emerge chiaramente un atteggiamento propizio della società che egli rappresenta nei confronti dell’impresa che dal 1° gennaio eseguirà il servizio. Infatti, mai il Presidente dell’A.T.O. ci risulta abbia preso posizione per far sì che il conferimento dei rifiuti avvenisse nel rispetto dell’ordinanza che regola il conferimento dei rifiuti oggi vigente, né tantomeno, ci risulta che e gli Abbia sollecitato le forze dell’ordine ad effettuare i necessari controlli tanto invocati da tutti. E, pure singolare appare la presa di posizione del Presidente quando afferma, in merito alla qualità del servizio, che “il paese non sarà una bomboniera” e non diverso sarà il servizio, ciò si può certamente evincere dal progetto presentato dall’impresa in sede di gara da cui emerge chiaramente che l’impresa non migliorerà certamente il servizio, ma addirittura in alcuni casi sembra essere peggiorativo.E allora in cosa consiste l’epocalità dell’evento di cui il Presidente si vanta di essere protagonista? Nell’avere riproposto lo stesso servizio probabilmente peggiorato al costo maggiorato di € 500.000,00 rispetto al precedente? Mentre, se si vorranno altri servizi di dovranno trovare altri soldi. Tant’è che artatamente il Presidente, malgrado la prosopopea, ha omesso di dettagliare i contenuti del progetto presentato dalla nuova impresa, omettendo di precisare se il servizio di spazzamento e raccolta verrà effettuato tutti i giorni della settimana e in tutte le zone del territorio, così come la raccolta differenziata, che questa Società con enormi sacrifici ha contribuito a far arrivare ad una percentuale del 12%, ecc...Il signor Presidente ha saputo solo precisare che se i cittadini non collaboreranno con la nuova impresa scatterà immediatamente un’azione coercitiva nei confronti degli stessi anche attraverso il coinvolgimento delle forze dell’ordine.Ci si chiede: come mai questa richiesta di collaborazione non è mai avvenuta, seppur richiesta, con le imprese locali ed in particolare con la nostra? Per non parlare del personale, quello fino ad oggi alle dipendenze delle imprese locali pari a circa 36 unità e non 31, per il quale il Presidente ha affermato “in questi giorni ho assistito a un vero e proprio atteggiamento strumentale da parte di tanta gente”, vantandosi dopo nove ore di estenuante trattativa di essere riuscito a far assumere all’A.T.I. tutti i lavoratori oggi impiegati nel servizio, riaprendo di fatto l’asta dopo che la commissione di gara l’aveva già chiusa e giudicata nei termini proposti dall’impresa, facendo intuire che la concessione del privilegio è stata fatta ad persona e non per obbligo.
Ora, a parte che non conosciamo “il fatto nazionale” che impedirebbe all’impresa di assumere per passaggio diretto ed immediato i lavoratori, la verità sta nel fatto che il C.C.N.L. di categoria rinnovato in data 5 aprile 2008, all’art. 6 così come sostituito dall’allegato 8 comma 1 al rinnovo contrattuale del 5/4/2008 ed integrato in data 11/12/2008, prevede che alla scadenza del contratto di appalto/affidamento ovvero in caso di revoca della gestione dei servizi, il personale a tempo indeterminato addetto in via ordinaria allo specifico appalto/affidamento, come individuato dal successivo comma 3, passa direttamente e immediatamente dalle dipendenze dell’impresa cessante a quelle dell’impresa subentrante nella gestione stessa, questo si per fatto nazionale, o forse intendeva dire che l’A.T.O. dopo avere pubblicato la gara ha modificato l’art. 15 del Capitolato Speciale di Appalto che prevedeva l’obbligo dell’impresa vincitrice di assumere il predetto personale? Così come la verità è che la gara presenta vizi di legittimità fin dall’emissione del bando; infatti, come dichiarato nell’intervista, il presidente afferma che di fatto non vi è la certezza della copertura finanziaria, ma solo “la dichiarata disponibilità” e che nei prossimi mesi si troverà la necessaria copertura finanziaria, affermando che l’aspetto economico e un fatto tipicamente finanziario che riguarda i rapporti interni ammettendo chiaramente di avere bandito una gara senza la certezza della necessaria copertura finanziaria in spregio alla vigente normativa, e ciò in concorso con la pubblica amministrazione che da dato la disponibilità finanziaria pur sapendo di non averla. Ma come mai per le imprese locali tutto ciò non è stato possibile? Per queste, mai si è voluto trovare un adeguato ristoro economico mentre per la nuova impresa si garantisce, sia come sia, la copertura finanziaria a parità di prestazione se non addirittura inferiore? Lasciamo interpretare. E’ evidente la remissività nei confronti delle imprese esterne al territorio, come dire, forte coi deboli e debole coi forti. Infine, siamo riconoscenti al signor presidente per avere posto fine, come in precedenza detto, ad un regime che per questa impresa era in netta perdita, anche se il rammarico per non avere potuto formulare nessuna offerta dopo 23 anni di lavoro è tanto. Infatti la nostra impresa, pur avendo partecipato alla gara e avendo tutti i requisiti, non ha potuto formulare nessuna offerta in quanto l’atteggiamento di alcuni assessori del comune ci ha fortemente condizionato, tanto che pur partecipando alla gara non abbiamo formulato nessuna offerta; ovviamente, di ciò è stata informata l’intera amministrazione comunale.
Fin da ora si annuncia che non sarà replicata nessuna nota e commento al presente comunicato e che eventualmente le nostre ragioni saranno fatte valere nelle opportune sedi.
Un ringraziamento particolare a tutti i nostri collaboratori che in questi lunghi anni hanno collaborato con abnegazione ed impegno contribuendo alla crescita della nostra impresa.
L’AMMINISTRATORE DELEGATO
Tindaro Fonti