Il "ponte" eoliano
Tanta gente a Lami per il "quadaru" e a Leni per la popolare "tavuliata"
Festeggiato don Gennaro Divola a Canneto
Salvatore Sarpi
Primo maggio come da tradizione nell'arcipelago eoliano. In primo piano le varie iniziative legate alla tradizione locale in occasione della Festività di San Giuseppe lavoratore. Dalla "tavuliata" di Leni, ritornata nel sito dove nacque, al "quadaru" di Quattropani e Lami. In quest'ultima frazione c'è stato un vero e proprio "bagno di folla" sia per il "Quadaru di San Giuseppe" che per le iniziative collaterali, proposte dall'Associazione "Borgata Lami". Tantissime le persone giunte da ogni parte dell'isola che, oltre al tradizionale piatto di legumi e verdura, hanno gustato sfinci e salsiccia arrostita. Il tutto rigorosamente consumato in piazza dopo la benedizione del "quadaru" da parte di Don Gino. A mare si sono viste anche le prime belle imbarcazioni, mentre a terra dobbiamo registrare una "invasione" di mezzi provenienti da Milazzo al seguito dei giovani che hanno deciso di "puntare" sulle Eolie in questa occasione. Buono il movimento anche di turisti stranieri e di coloro che possiedono case o hanno parenti nelle isole. Primo maggio a Lipari anche per Mons. Calogero La Piana che dapprima ha partecipato a Quattropani, alla celebrazione di San Giuseppe lavoratore e in serata si è spostato a Canneto per la solenne celebrazione eucaristica con la quale si sono festeggiati i 50 anni di permanenza di Don Gennaro Divola alla guida di quella comunità parrocchiale