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mercoledì 20 maggio 2009

Tirrenia e vertice di domani con Matteoli. La Uil Trasporti detta le "condizioni"

Domani come previsto, alle ore 16, i sindacati dei Trasporti, unitamente alle regioni interessate, incontreranno il ministro dei Trasporti Altero Matteoli e, ci auguriamo, anche gli altri ministri e Fintecna, che necessariamente dovranno essere coinvolti nel processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia. Voglio quindi sperare che finalmente si entri in un confronto di merito sulle questioni da noi poste nell’incontro del 13 maggio scorso». È quanto sottolinea in una nota il segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia.
Caronia, poi, entra nel merito e chiede chiarimenti al governo sulla «tempistica della privatizzazione del gruppo, che non potrà avvenire entro il 2009 poiché occorrerà saggiamente attendere che la grave crisi economica, che ha avuto pesantissime ripercussioni sullo shipping mondiale, allenti la sua morsa». Le altre richieste di Caronia sono: trasferimento immediato delle Società Regionali, Caremar, Saremer, Siremar, e Toremar in capo alle regioni interessate e che in materia di trasporto pubblico locale, anche marittimo, hanno esclusiva competenza;mantenimento da parte dello Stato di almeno il 30% del pacchetto azionario a garanzia degli obblighi di servizio pubblico ed a tutela dei livelli occupazionali e delle condizioni contrattuali dei lavoratori».
In più, aggiunge il sindacalista, «la partecipazione attiva delle organizzazioni sindacali nella definizione del bando di gara; confronto preventivo con le organizzazioni sindacali sul “piano industriale” del o dei soggetti eventualmente interessati all’acquisizione di Tirrenia. Solamente se si affronteranno seriamente questi temi, come sono personalmente certo vorrà fare il ministro Matteoli, saremo interessati alla prosecuzione del confronto. In caso contrario ed in presenza di una diversa impostazione, interpreteremmo ciò come inutile tentativo di prendere tempo in attesa di, non saprei che cosa, che respingeremmo con la dovuta determinazione».