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sabato 23 maggio 2009

Ginostra e i problemi di mobilità di anziani e diversamenti. La soluzione potrebbe essere un montacarichi

Un piccolo ascensore inclinato per risolvere i problemi inerenti il trasporto di diversamente abili, anziani e merci dal nuovo molo di Ginostra al centro del minuscolo villaggio ai piedi dello Stromboli.
La proposta è scaturita dopo una serie di infuocate riunioni tra i residenti. Una soluzione che vede tutti d'accordo e che è ben vista anche dalle associazioni ambientaliste che da anni si occupano della tutela di Ginostra.
L'esigenza di avere un sistema efficente di trasporto, senza snaturare la bellezza dei luoghi, è stato da sempre il principale nodo da risolvere.
Attualmente, i trasporti di merci e bagagli nella frazione, per la mancanza di strade, vengono effettuati da un paio di asinelli che soprattutto nel periodo estivo non riescono a soddisfare le richieste.
Negli ultimi tempi anche i disabili così come gli anziani, più volte, hanno avuto serie difficoltà a raggiungere il paesino per via della ripida scalinata che lo collega all'approdo.
Per tutti questi motivi gli abitanti hanno commissionato un progetto di fattibilità ad uno studio di ingegneria di Palermo. A curare e realizzare il progetto è stato l'ingegnere Antonio Casto.
Sono state prese in considerazione diverse soluzioni quali l'installazione di una teleferica, di una piattaforma scorrevole su binari, l'installazione di un ascensore verticale e l'installazione di un ascensore inclinato. Sono stati studiati, alla luce delle richieste e dei suggerimenti degli abitanti del luogo, diversi punti di partenza ed arrivo oltre che diversi tragitti di percorrenza dei sistemi elevatori.
I parametri fondamentali utilizzati per la valutazione delle diverse alternative sono stati:
1)Il rispetto dell'assetto paesistico;
2)La durabilità ed l'affidamento dell'opera da realizzare;
3)L'idonietà all'uso richiesto dai residenti;
4)La finanziabilità dell'opera e l'economicità.
Il sistema elevatore più idoneo, che ha soddisfatto tutti i punti presi in considerazione, è risultato essere l'ascensore inclinato con un percorso tangente ai tornanti del sentiero pedonale esistente, avente punto di partenza nella parte superiore del piazzale a ridosso dell'approdo del Pertuso e punto di arrivo in cima alla scalinata che porta al centro di Ginostra.
Sono state scartate, dai ginostresi e dal progettista, tutte le altre ipotesi per l'evidente impatto ambientale che queste causerebbero al paesaggio.
L'ascensore inclinato proposto per Ginostra è un veicolo che viaggia su una rotaia; esso sarà movimentato con una fune traente.l'ascensore correrà lungo un sistema di binari appositamente ancorati, dapprima alla piazza antistante il Pertuso e successivamente alla nuda roccia fino al raggiungimento della vetta del paese. La cabina sarà del tipo ''panoramica'' per limitare l'impatto ambientale e la portata sarà pari al trasporto di undici persone adulte cioè 860Kg.. Dal mare, il sistema elevatore sarà totalmente invisibile.
L'opera, secondo i calcoli dell'ingegnere Casto, dovrebbe costare, chiavi in mano, intorno agli ottocentomila euro e permetterà in un colpo solo di risolvere il problema del trasporto delle merci e dell'abbattimento delle barriere architettoniche.
Adesso il passo successivo sarà quello di proporre lo studio al sindaco di Lipari, Mariano Bruno, che lo potrà fare suo con le modifiche che riterrà necessarie e con i progettisti da lui individuati come idonei a seguire la questione.
Se il comune di Lipari accoglierà la proposta degli abitanti e sicuramente lo farà il passo successivo sarà quello di reperire i finanziamenti necessari e di avviare l'iter amministrativo che porterà alla realizzazione dell'agognata opera.
Più che soddisfatto per l'idea dell'ascensore inclinato il tedesco Ulli, universalmente conosciuto come il mulattiere di Ginostra. Ulli da più di trenta anni è lo storico gestore dei servizi di trasporto a mezzo asino nella borgata ginostrina. ''Finalmente potrò andare in pensione -ha commentato Ulli-insieme a Sciara e Peppino che sono i miei due asinelli. L'età comincia a farsi sentire e non c'è nessuno che vuole sostituirmi anche perchè a Ginostra i giovani sono sempre di meno e la fatica è sempre di più''.
E gli asini che fine faranno? Ulli tranquillizza tutti, turisti in testa, dicendo che gli asinelli ormai sono una caratteristica ed un'attrazione fondamentale del villaggio e che in paese circoleranno sempre ma faranno i trasporti solo per le zone a monte del paesino dove possono arrivare solo loro per via degli inpervi sentieri.