(Aldo Natoli) A quanti attendono notizie circa l’iter di approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune la risposta arriva puntuale e chiara: non tanto presto.
A tale conclusione si giunge avendo avuto notizia dell’iniziativa del Dirigente del Servizio Urbanistica del Comune di modificare la Determina Dirigenziale n° 22 del 2001, che è stata a suo tempo adottata per far fronte alla vetustà del Regolamento Edilizio annesso al Programma di Fabbricazione approvato nel 1976.
La Determina proposta infatti detta delle norme che sono proprie del R.E.C. e che inevitabilmente si sovrappongo. Se qualcosa deve essere modificata o aggiornata non si comprende perché il Servizio Urbanistica non interviene sul documento adottato e giacente presso l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente anziché creare un doppione che inevitabilmente perderà efficacia con l’approvazione del nuovo R.E.C.
Sicuramente perché a conoscenza che i tempi di approvazione, e quindi di partecipazione alle esequie di P.R.G., sono molto, molto lontani. Ma l’iniziativa dirigenziale mira anche a ben altro.
Si legge infatti: “ si ritiene importante non sovraccaricare l’arretrato già pendente e procedere all’istruttoria delle pratiche in arrivo nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente, garantendo una giusta risposta ai cittadini richiedenti di un servizio amministrativo, non tralasciando le pratiche già acquisite”.
Cosa significa questo: che le richieste di autorizzazione o concessione edilizia che risalgono agli anni 2007, 2008 e 2009, e che in violazione alle norme vigenti sono state scavalcate da richieste successive, e da un’errata applicazione della Determina n° 27/00 che riguarda la composizione dell’o.d.g. per la C.E.C. e non l’istruttoria dei progetti (non a caso è stata modificata come già sospettato) che deve essere effettuata nel rigoroso rispetto del protocollo d’entrata all’Ente, costituiscono un”gravoso” funzionamento per il Servizio e debbono continuare a dormire ancora sonni tranquilli?
Ma la nuova Determina, se approvata dal Sindaco del Comune, nasconde anche qualche regalia, magari per le imminenti festività natalizie: un volume tecnologico di 10 mq. ed un’altezza di mt.3,00 del garage, per le attività produttive.
Naturalmente in barba alle previsioni di legge che fanno esclusivo riferimento alle abitazioni, per quanto riguarda il volume tecnico, ed al R.E.C., che fissa l’altezza utile del garage in mt. 2,60