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venerdì 3 dicembre 2010

Portualità della "Lipari porto". L'articolo della Gazzetta del sud di oggi

Cinque progetti da 130 milioni di euro Riqualificati Marina C., Sottomonastero, Marina L., Bagnamare, Pignataro
Peppe Paino (Gazzetta del sud)
La "Lipari Porto Spa", costituita da Condotte d'Acqua (70%) e Comune di Lipari (30%), ha presentato ieri i suoi progetti: ma, come nelle previsioni dettate dall'imperante malcostume degli ultimi anni, che sta portando il capoluogo eoliano letteralmente allo sfascio, non è mancato nulla.
Probabilmente, visti i ripetuti tentativi di disturbo da parte degli oppositori (minoranza consiliare di centro sinistra e simpatizzanti al seguito) del programma degli incontri con le varie categorie organizzato dal sindaco Mariano Bruno, e come dal primo cittadino denunciato, per ostacolare il sereno svolgimento del confronto. A partire da quello delle 9 nella sede sociale della penisoletta del Purgatorio, previsto con i soli consiglieri e amministratori comunali dove i padroni di casa della "Lipari Porto" non hanno fatto entrare chi non rivestiva un ruolo istituzionale. Ma ancor più gravi sono state le offese nei confronti del progettista, ing. Giuseppe Rodriguez, che, se non altro, è pur sempre un eoliano .
Alle 16,30 dopo essere stato additato dal consigliere comunale Adolfo Sabatini per aver progettato anche il Palazzo delle Poste in pieno centro e lo Stadio San Filippo di Messina e dopo essersi sentito dire che i porti delle Eolie, patrimonio dell'Umanità, andrebbero progettati da grandi architetti come Renzo Piano o Massimiliano Fuksas, non ha più sopportato le contestazioni; ha mollato tutto insieme ai rappresentanti della società giunti da Roma prendendo il primo aliscafo disponibile.
Se ne riparlerà in tempi migliori. Forse, purtroppo, quando la Giunta regionale, che questi porti li vede bene nonostante l'ambiguità del Pd (ieri il segretario regionale Lupo, contrariamente a quanto dichiarato in un'intervista, ha comunicato al consigliere Biviano di non conoscere gli elaborati) formalizzerà con il Comune di Lipari l'accordo di programma per giungere, previa conferenza di servizi, alla progettazione definitiva.
Ma la strada è ancora lunga e il futuro di Lipari non può non passare da una serena, per quanto possibile, concertazione. La " Lipari Porto Spa" mette sul piatto oltre 130 milioni di investimento, che significano anche ossigeno per l'asfittica economia isolana: in tempi di vacche magre, a livello pubblico, una certezza di fronte ad un futuro di parole.
Ma veniamo ai progetti: Sono cinque nell'ottica della rifunzionalizzazione e riqualificazione delle strutture esistenti (Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga, Bagnamare, Pignataro); 540 posti barca in totale, gratis per la marineria locale, con banchine i cui muraglioni, dal piano di calpestio saranno alti 2,30 metri. Ed ancora, rispetto a quanto non si conosceva già, un edificio da realizzare sotto la salita San Giuseppe (a Marina Corta) per consentire a pescatori e barcaioli di sistemare le loro attrezzature al riparo. Ed ancora, sempre a Marina Corta, un pontile galleggiante lungo la scogliera del castello di fronte il molo lato nord. A Sottomonastero le maggiori perplessità : il progettista Rodriguez ripropone ciò che i tecnici del Genio civile opere marittime hanno previsto per le opere di messa in sicurezza: e cioè il contestato molo al centro del porto che ostacola, a detta degli esperti, le manovre delle navi e che danneggia la sottostante via ten. Mariano Amendola.
Ed ancora, i locali della Capitaneria di porto e altri servizi. Si continua con Marina lunga, con uno dei due porti turistici e con i titolari dei pontili galleggianti chiamati a far parte, con le loro azioni, della società. Un'altra novità rispetto ai progetti di due anni fa è rappresentata da Bagnamare: una passeggiata a mare da e per Pignataro con ben 239 parcheggi pubblici lungo la litoranea al centro della quale nascerà un centro di talassoterapia ed altri edifici o box commerciali. Giù, dieci posti barca per super yacht. Pignataro, infine, si presenta ,semplicemente, come dovrebbe essere un porto turistico moderno e non a caso è l'unica zona sulla quale i pareri sono concordi.
L'ing. Stefano Tomarelli, amministratore delegato della Lipari Porto Spa, ricorda che «stiamo ancora parlando di progetti preliminari in attesa che alla Regione, con il presidente Lombardo che si è mostrato sempre convinto sula validità di questa iniziativa, si firmi l'accordo di programma per convocare la conferenza di servizi ai fini della progettazione definitiva e del confronto con le parti sociali».
In questa fase, quindi, sarà possibile presentare tutte le osservazioni che si rendono necessarie

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