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giovedì 2 dicembre 2010

Presentazioni progetti "Lipari porto" tra caos e contestazioni. Ma il buongiorno lo si era già visto dal mattino

La "Lipari porto" spenderà circa 130 di euro per realizzare 540 posti-barca nei porticcioli di Marina Corta, Marina Lunga e Pignataro. Previsti anche 130 posti gratuiti per i pescherecci locali. A Sottomonastero saranno realizzate opere che consentiranno l'approdo di due traghetti, di una nave da crociera (media) e di quattro aliscafi . A terra, nell'area di Marina Lunga- Bagnamare, saranno realizzate piscine, un centro di talassoterapia ed altri locali commerciali. Il tutto dovrebbe essere concretizzato tra quattro-cinque anni, una volta ottenuto il via libera dalla Regione, in una conferenza dei servizi. Nessun balzello per i residenti che utilizzano i mezzi di linea, un ticket dovranno sborsare i turisti.
Questo in sintesi quanto emerso oggi dai vari incontri-confronti che si sono succeduti, tra non poche polemiche e contestazioni (ma si era già iniziato "bene" nella riunione con i consiglieri), con le varie categorie sociali ed economiche.
Tutti incontri accesi ,compresa- così come ci hanno riferito alcuni colleghi presenti (noi non abbiamo potuto presenziare per motivi non dipendenti dalla nostra volontà) - la conferenza stampa alla quale hanno preso parte l'amministratore delegato della "Lipari Porto spa" Stefano Tomarelli, il presidente Nando Corrado, il progettista Beppe Rodriquez e il sindaco Mariano Bruno.
E siccome dopo aver iniziato con lo scontro non si poteva finire altrimenti anche il confronto con i cittadini si è sviluppato sulla stessa linea. E dopo aver raccolto "pupi e burattini" è sceso il sipario su una giornata che non passerà certo alla storia come simbolo di dialogo.
 Anche oggi è emerso che esiste un agguerrito "fronte contrario" a queste opere costituito da ambientalisti, centro sinistra locale (anche se l'on. Lupo del Pd in una intervista alla Gazzetta appare meno drastico) e da alcuni operatori commerciali che temono che i luoghi possano venire snaturati da quanto si intende realizzare.
Esiste, ovviamente, anche il fronte dei favorevoli, non meno nutrito, che vede, invece, migliori prospettive per il futuro dell'economia.
Una considerazione, per concludere. Eravamo convinti prima, lo siamo ancora di più oggi, che la strada per realizzare o non realizzare queste opere sarà ancora lunga e tortuosa.
Il resto alle prossime puntate...e ci saranno

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