Si è concluso l'incontro sulle problematiche legate all'ospedale di Lipari. Erano presenti: l'Ass.Regionale alla Salute Russo, il Direttore generale dell'ASP Messina Giuffrida, il presidente della Commissione Salute dell'Assemble Regionale Siciliana on. Laccoto, S.E. il Prefetto di Messina dott. Alecci.
Russo e Giuffrida sono arrivati in notevole ritardo (quasi due ore) rispetto all'orario fissato per l'incontro.
Riportiamo le valutazioni-considerazioni e commento di Saverio Merlino a quello che è stato questo incontro.
(Saverio Merlino) Il primo intervento è stato di S.E., il Prefetto di Messina dott. Alecci. Un intervento fantastico, pieno di contenuti importanti, un forte richiamo a noi eoliani affinchè facciamo sentire la nostra voce su quello che accade sul territorio, riconoscendo, peraltro come egli ha sempre fatto, il ruolo fondamentale delle Eolie e l'importanza che esse rivestono a carattere mondiale chiedendo agli autorevoli interlocutori presenti di porre la giusta attenzione su quanto i cittadini di queste isole rivendicano in materia di trasporti, salute (compreso il diritto di nascere a Lipari), etc.
Sono intervenuti al dibattito: il dott. Mario Paino, la dott.ssa Girone, il dott. Pettinato, Salvatore De Gregorio, il dott. Ricciardello, la dott.ssa Mammoliti, Marcello Tedros di Cittadinanzattiva, la dott.ssa Longo (psicologa), il dott. Pino La Greca e il sottoscritto.
A dire il vero, visto quello che si sa e si sente a proposito dell'Ospedale di Lipari, mi sarei aspettato qualche intervento in più e concreto da parte degli operatori sanitari. Ma, a parte quello coraggioso della dott.ssa Girone, forse gli altri hanno sofferto un po della presnza del Direttore Generale e dell'Assessore Regionale.
Niente di nuovo di quello rispetto a quello che sapevamo è arrivato dagli interventi del Direttore Generale e del Presidente della Commissione Salute.
L'intervento dell'Assessore Russo, dal mio punto di vista, è apparso solo esclusivamente tecnico e solo nella logica dei tagli, dei numeri, delle percentuali: come se anzichè di salute e di pazienti si stesse parlando di come far produrre al meglio una qualsiasi azienda.
Poi sul centro nascite è stato abbastanza chiro: non ha ragione d'esistere, anzi dobbiamo convincere i cittadini ad accettare, nel loro interesse, il fatto di non partorire a Lipari. Possibilista è stato invece su un eventuale aiuto economico per chi andrà a partorire fuori.
Nessuno è per gli sprechi e gli sperperi di denaro, ma non penso che gli obiettivi di rientro economico della sanità siciliana si risolvano con l'ospedale di Lipari. Accorpino o razionalizzino gli ospedali che a terraferma sono a 10, 15 minuti l'uno dall'altro.
Non possiamo essere castigati perchè viviamo in un isola e quindi si fanno pochi interventi chirugici, poche fratture, pochi parti e poco di tutto. Non ci si può attaccare alle linee guida, alle indicazioni scientifiche di organismi vari. L'unica cosa a cui ci si deve riferire, a mio avviso, è l'art. 32 della Costituzione Italiana: il diritto alla salute di ogni cittadino, quello di essere curato da chi vuole e dove vuole. Non mi risulta che linee guida e relazioni scientifiche modifichino la COSTITUZIONE.
Noi continueremo a difende il nostro legittimo diritto a poter nascere a Lipari.
Se mi si chiede un giudizio sull'intervento, liberamente dico: DELUDENTE!
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