In costante collegamento con il governo e con il parlamento, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha seguito con apprensione la nuova tempesta finanziaria che si è scatenata ieri sull’Italia, informato costantemente e preventivamente delle decisioni che stavano per essere prese a Roma. In una convulsa giornata di lavoro, il presidente è stato infatti contattato telefonicamente sia dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti sia dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che lo hanno informato delle decisioni che di lì a poco sarebbero state comunicate pubblicamente, come l’anticipo al 2013 del riequilibrio dei conti pubblici con il pareggio di bilancio, l’accelerazione sulla riforma del mercato del lavoro e delle liberalizzazioni con la modifica dell’articolo 41 della Costituzione. E, soprattutto, l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione. Una decisione, questa, sulla quale la triangolazione con il Colle è avvenuta tramite la preventiva disponibilità delle Camere a riaprire la prossima settimana per dare il via ai lavori nelle Commissioni. Tant’è che il capo dello Stato ha sentito anche Renato Schifani e Gianfranco Fini.
Montecitorio riaprirà la prossima settimana e anche il presidente del Senato ha comunicato la sua disponibilità.
Montecitorio riaprirà la prossima settimana e anche il presidente del Senato ha comunicato la sua disponibilità.
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