PALERMO
– “Caro Gianfranco, nulla di personale nelle mie scelte. Il nostro rapporto,
del resto, è sempre stato caratterizzato da franchezza e simpatia. Non
dimentico che sei stato uno dei pochi politici siciliani che ha giudicato da
“10 in pagella” il lavoro di risanamento che abbiamo effettuato nella sanità e
anche per questo non ho dato troppo peso ai giudizi, esageratamente critici,
che mi hai rivolto quando il gruppo politico che rappresenti è uscito dal
Governo”.
Lo
scrive l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, in una lettera
aperta al leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè.
“Per
amor del vero, non sono mai stato con te e lo sai, semmai è successo il
contrario – prosegue la nota di Russo -. Io quattro anni fa ho accettato una
sfida, al fianco di un personaggio magari ingombrante come il presidente
Lombardo, per amore di questa terra, per proseguire l’impegno civile
all’interno delle istituzioni, per continuare la lotta alla mafia che ho
combattuto per oltre vent’anni da magistrato, per fare rispettare le regole
nella giungla della pubblica amministrazione, per di più nel settore storicamente
più compromesso come quello della sanità e per contribuire all’avvio di una
stagione di vere riforme con l’obiettivo di cambiare la Sicilia.
I
risultati sono stati più che incoraggianti. Lo stesso ministro ha ammesso che
in Sicilia si è fatto un miracolo con il risanamento dei bilanci e la
riqualificazione dei servizi sanitari per i cittadini. E anche in altri settori
della pubblica amministrazione sono state poste le basi per un risanamento
strutturale.
Bisognerà
prima o poi riconoscere, altresì, che ho contribuito a far compiere al
presidente Lombardo quelle scelte politiche che lo hanno fatto progressivamente
allontanare dall’originaria maggioranza, tracciando un nuovo percorso in nome
del vero cambiamento della Sicilia. Percorso che purtroppo si è interrotto e certamente
non soltanto per colpa di Lombardo, il quale però adesso ha compiuto a mio
parere una scelta involutiva - nella quale non mi ritrovo - riproponendo il
linguaggio della vecchia politica che non capisco e non voglio capire, facendo
scelte di corto respiro che sono lontanissime dal mio mondo e sulle quali non
intendo più metterci la faccia.
Prendo
atto che per la prima volta nella tua carriera politica prendi ufficialmente le
distanze da Berlusconi e Dell’Utri ma le nostre strade, caro Gianfranco, non si
incontreranno.
Mi
auguro, in questo momento di grande difficoltà per la Sicilia, che la
competizione elettorale possa essere condotta all’insegna della serietà e del
senso di responsabilità, con un linguaggio di sobrietà che non allontani ulteriormente
la gente dalla politica”.
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