Tutti noi cittadini italiani (e non) conosciamo bene
il ruolo e l’ importanza dell’ informazione nella nostra vita sociale,
culturale e politica.
Qualunque messaggio si voglia far arrivare ad un
pubblico vasto ed eterogeneo non può prescindere da una buona comunicazione.
Anche, e soprattutto, quando siamo chiamati ad
andare alle urne per esercitare il nostro sacrosanto diritto-dovere di
esprimere una preferenza (ovvero un’ opinione) che incida sulle scelte di un
organo di potere e/o di controllo, le informazioni devono essere trasmesse in maniera chiara ed efficace
attraverso i mezzi che permettano di raggiungere il più ampio numero di
cittadini.
Questo avviene automaticamente in ogni sistema
democratico, o che si ritenga tale!
Succede invece che nel luogo preposto all’
insegnamento ed alla prima formazione di una coscienza civile, ovvero la scuola
primaria, si ignorino completamente i concetti di democrazia, partecipazione e
comunicazione.
Mi riferisco a quanto sgradevolmente ed illegalmente
avvenuto presso la sezioni delle scuola materna ed elementare di Lipari centro
e delle sezioni di Filicudi,Alicudi (?), Panarea (?) e Stromboli (ufficialmente
nota come Istituto Comprensivo Lipari 1), in occasione delle elezioni per il
rinnovo del Consiglio d’ Istituto nei giorni 18 e 19 novembre u.s.
Il Consiglio d’ Istituto è l’ organo di indirizzo e
gestione degli aspetti economici ed organizzativi generali della scuola ed in
esso sono rappresentate tutte le componenti dell ‘istituto (nel nostro caso
docenti, genitori e personale non docente). E’ presieduto da un genitore e si
rinnova ogni 3 anni. Ma cosa fa il C. di I. ?
Naturalmente le attribuzioni del Consiglio sono
descritte da D.L. 16 Aprile 1994 n.297. In particolare il Consiglio d’
Istituto:
a. Elabora e adotta gli
indirizzi generali e determina le forme di AUTOFINANZIAMENTO della scuola;
b. Delibera il PROGRAMMA
ANNUALE (ex bilancio) ed il conto consuntivo, stabilisce cioè come impiegare i
mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico;
c. Delibera in merito all’
adozione del REGOLAMENTO DELL’ ISTITUTO;
d. Stabilisce i criteri
generali in merito a:
-
Acquisto, rinnovo e conservazione di tutti i materiali e le
attrezzature necessarie alla vita della scuola;
-
Attività negoziale del Dirigente Scolastico ( contratti, convenzioni,
utilizzo dei locali della scuola d aparte di altri Enti o associazioni,
assegnazione borse di studio);
-
Partecipazione dell’ Istituto ad attività culturali, sportive e
ricreative nonché assistenziali;
-
Organizzazione e programmazione della vita e dell’ attività della
scuola (calendario scolastico, corsi di recupero, visite e viaggi d’
istruzione, ecc.) nei limiti della disponibilità del bilancio;
e. Definisce gli indirizzi
generali del P:O.F. (Piano per l’ Offerta Formativa);
f. Adotta il P.O.F.;
g. Indice i criteri generali
relativi alla formazione della classi, all’ assegnazione dei singoli docenti e
al coordinamento organizzativo dei consigli di classe;
h. Stabilisce i criteri per l’
espletamento dei servizi amministrativi (orari di sportello, tempi di risposta
per i documenti, ecc.).
Questo, in sintesi, per far capire a chi non lo
sapesse già la valenza della PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ad una scelta così
importante come quella dei rappresentanti dei genitori in un Consiglio d’
Istituto.
Tutto questo iter prevede, naturalmente, il rispetto
di una procedura ben precisa, regolamentata a sua volta dall’ Ordinanza
Ministeriale n. 215 del 15 Luglio 1991.
Ora, tornando ai fatti di Lipari, queste operazioni
di voto si sono svolte in maniera anonima e molto “amichevole” e cioè:
® Dei circa 800 genitori aventi diritto al voto per
eleggere 6 rappresentanti di categoria, NESSUNO è stato informato tramite
comunicazione della SCUOLA;
® Non è stata fatta propaganda
sulla presentazione delle liste elettorali né sui programmi dei candidati, i
quali si sono limitati ad “invitare” personalmente (per strada, “dal
pediatra” o all’ uscita da scuola) qualche altro genitore ad
andare a votare per lui/lei;
® Risulato: circa un centinaio
di votanti, 6 eletti.
Qualche giorno dopo, leggendo increduli, tra le
varie comunicazioni pubblicitarie commerciali affisse sulla porta d’
ingresso della scuola, un foglio che riportava i nomi dei candidati dei
genitori, ci accorgiamo delle avvenute elezioni e, sentiti altri ignari
genitori, ci rechiamo presso la segreteria della scuola per chiedere
chiarimenti; ci viene riferito che le elezioni sono state regolarmente indette
tramite circolare datata 04/10/2012 e regolarmente affissa all’ albo e che, per
ulteriori chiarimenti, ci si deve rivolgere alla Dirigente, temporaneamente
assente per problemi di famiglia.
Peccato che l’ Albo si trovi all’ interno dei locali
della scuola e che un foglio affisso sulla porta avvisi i genitori del divieto
di accompagnare i figli all’ interno e, quindi, di accedervi senza
autorizzazione!!!
Decidiamo da persone per bene di aspettare ed avere
un confronto diretto con la Dirigente nonostante la rabbia e l’ indignazione
che ci pervadono, già consapevoli della gravità di quanto accaduto. Al suo
ritorno la dott.ssa Mirella Fanti ci accoglie nel suo ufficio ascoltando le
nostre rimostranze ma decisa a non puntare il dito contro nessuno, proponendoci
come soluzione quella di poter assistere alle riunioni del Consiglio invitandoci
personalmente.
Usciamo dalla riunione molto perplessi e, dopo
qualche scambio di riflessioni, decidiamo di andare avanti nel nostro intento:
fare chiarezza ed ottenere giustizia!
Il giorno 11/12/2012 partono le raccomandate al
direttore generale di quello che una volta si chiamava Provveditorato agli
Studi ed alla stessa Dirigente Fanti, in cui si richiede l’ invalida della
avvenute elezioni; incurante di tutto ciò, due giorni dopo il Consiglio d’
Istituto si insedia regolarmente.
Oggi, dopo essere stati pazienti, discreti e
disponibili al confronto, abbiamo deciso di rendere pubblica questa vicenda,
per far in modo che tutti sappiano quale sistema di omertà e non-democrazia si
nasconda dietro l’ istituzione che dovrebbe insegnare proprio il contrario ai nostri
figli.
Vorremmo chiudere assicurando a tutti che andremo
avanti perseguendo il nostro obiettivo nelle opportune sedi. E’ giunto il
momento che tutti si sveglino e si rendano conto che oggi come non mai il
futuro dei nostri figli dipende dagli esempi e dalle scelte che siamo capaci di
compiere; ognuno è chiamato a fare la propria parte.
IL FUTURO SI
DECIDE ADESSO!!!!
Un gruppo di genitori indignati
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