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giovedì 20 dicembre 2012

J’ACCUSE DI CROCETTA AL PD E D’INCANTO SI TROVA LA QUADRA


Mancavano poche ore alla seconda seduta dell’Assemblea dedicata alla elezione delle Commissioni legislative permanenti, quando Rosario Crocetta, sollecitato dai giornalisti nel corso di una conferenza stampa, ha fatto saltare il tavolo, raccontando tutto ciò che s’era tenuto dentro per chissà quanto tempo sul conto del suo partito ed i suoi dirigenti litigiosi. E probabilmente è servito, visto che in Aula i democratici hanno trovato la quadra dopo essersi lasciati ai ferri corti: Cracolici ha infatti ricevuto l’ok per la  Commissione bilancio. La soluzioneregala un armistizio elettorale oltre che parlamentare in casa Pd, anche se non risolve il vecchio contenzioso fra le varie anime dei democratici.
Crocetta non ne poteva proprio più, e l’ha detto a chiare note, di un conflitto che dura ormai da cinque anni nel Pd siciliano e minaccia da vicino, molto vicino, il lavoro del governo regionale. Invece che darmi una mano, questo il senso del discorso fatto da Crocetta, finiscono con il farmi capottare per come stanno le cose. E siccome questo non me lo posso permettere, farò di tutto per impedire scelte assai svantaggiozse per il governo e la permanenza di una conflittualità che non dà respiro né al partito né all’esecutivo.
Qual è il nodo politico? Abbiamo chiesto al Presidente della Regione.
“Una parte del Pd e l’Udc privilegia il rapporto con il Pdl, tanto è vero che la presidenza della prima Commissione, Affari istituzionali, è stata assegnata con un accordo a questo partito. Perché al Pdl e non ad altri, per esempio il Movimento 5 Stelle? Il Pdl conduce un’oposizione senza quartiere verso il governo, basta sfogliare i giornali, e intrattiene buoni rapporti con la maggioranza per ottenere ciò che pretende. Si vuole consegnare il governo ad un’alleanza, di fatto, con il Pdl? Non mi sta bene, perché questo paralizzerebbe l’esecutivo. Non ci sono affinità fra il mio governo e il Pdl…”
Che cosa farà per evitarlo?
“Intanto mi rivològerò a Pierluigi Bersani per chiedergli di intervenire. La conflittualità e elevata e l’indirizzo che viene dato al partito crea le condizioni per l’ingovernabilità. Posso non essere d’accordo? Il fatto è che se mi muovo per allargare la maggioranza agli autonomisti ed ai grillini, vengo sospettato di essere amico di Lombardo; se invece  ci si siede attorno ad un tavolo con il Pdl, nessuno è amico di castiglione….”
Come si esce da questa empasse?
“Con l’equilibrio, il buonsenso, scegliendo la parte giusta e, in ogni caso, privilegiando un accordo istituzionale che tuteli il governo, invece che farne ostaggio della parte  che ha meno interesse a fare lavorare l’esecutivo. Così si rischia la paralisi”.
L’ex capogruppo Pd, Antonello Cracolici, ha espresso i suoi stessi dubbi…
“Sì, è così, ma questo non significa niente. Sono single, è bene che se lo mettano in testa, voglio restarci”
E’ vero che imntende rinunciare alla sua lista, Il Megafono, visto che il senatore Lumia ha ottenuto la deroga?
“La mia non era una lista per Lumia, mi veniva addebitato che così fosse. Si sbagliavano. Io non sono Lumia, la prova è che non cambia niente con la deroga al senatore. C’è un tentativo, strenuo, di mettermi in gabbia, per un verso o un altro. Perché dovrei rinunciare al Megafono? E perché dovrei preferire il Pid agli autonomisti alla presidenza di una Commissione legislativa? O il Pdl ai grillini?”
Lei viene accusato di avere tradito, non votando Mariella Maggio alla vicepresidenza dell’Assemblea…
“Io ho votato Mariella Maggio, ma i miei deputati della lista Crocetta non l’hanno fatto, non erano stati presi in considerazione. Non voglio fare nascere una mia corrente nel Pd, m’interessa che il clima sia sereno e che si lavori in Parlamento, nell’interesse della Sicilia, non solo del governo. Un partito spaccato, com’à oggi il Pd, non garantisce la governabilità, anzi… Chi cerca d’imbrigliarmi, sappia che spende male il suo tempo: ho il problema opposto, di tenere a freno la mia propensione all’aiutonomia e alla libertà d’azione”.

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