Caro direttore,
sono un assidua lettrice del suo giornale on line e vorrei porre, attraverso Lei, una domanda, da parte di un gruppo di future mamme, all'amministrazione Giorgianni.
So che esiste una rubrica che l'ex sindaco Giacomantonio cura sul sito del comune ma, probabilmente, per mia incapacità, non riesco ad accedervi; mi viene decisamente più facile inviarLe questa nota attraverso facebook.
La domanda che vorremmo porre è la seguente: Dopo i proclami del presidente Crocetta prima, del sindaco Giorgianni, c'è ancora qualcuno dei politici locali o dei loro referenti regionali e nazionali che si sta battendo affinchè il "punto nascite" di Lipari riapra veramente e non solo a parole?
Recentemente si è parlato di un blocco a livello nazionale ma ricordiamo anche che il sindaco Giorgianni disse che era una cosa facilmente superabile.
Ebbene dai proclami e dalle promesse sono passati diversi mesi e a Lipari si continua a partorire solo in emergenza.
Collegata alla prima poniamo questa domanda. Lo sa il sindaco Giorgianni che da qui alla fine di dicembre/gennaio, solo nell'isola di Lipari, vi sono più di venti donne che devono partorire? Noi comprese?
Ancora una volta, come altri madri liparote, dobbiamo "abbandonare" casa, famiglia, affetti e sobbarcarci migliaia di euro di spese per partorire fuori, far fior di sacrifici e poi ritrovarci un bell'atto di nascita con su scritto "nato a Patti, Milazzo, Messina ecc.?
Un gruppo di mamme "in attesa" e non solo di un figlio ma anche di fatti concreti
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