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sabato 22 giugno 2013

Rifiuti speciali e pericolosi.Sequestrata vasta area all'interno della Pumex

COMUNICATO STAMPA

In data 21/06/2013, gli uomini della Guardia Costiera di Lipari, hanno proceduto, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ad eseguire il sequestro di una vasta area all’interno del complesso industriale ex PUMEX (Isola di Lipari), nella quale è stata scoperta una discarica incontrollata di rifiuti speciali e pericolosi.
Le complesse indagini, coordinate dal Sost. Procuratore della Repubblica del Tribunale di Barcellona P.G. Dott. Francesco Massara, hanno preso spunto da routinari controlli del territorio seguiti, in località Porticello del Comune di Lipari (Me), da militari della Guardia Costiera i quali, in prossimità dell’arenile limitrofo al pontile metallico già in concessione alla predetta Società Pumex, constatavano la presenza di tracce riconducibili a olii e/o idrocarburi.
Venivano pertanto avviati, su disposizione del Comandante Tenente di Vascello Cosimo BONACCORSO, ulteriori accertamenti su tutto il circostante comprensorio, al fine di determinare la consistenza e la provenienza del presunto inquinamento. Dalle indagini emergeva la presenza di materiale ferroso di varia natura, numerosi fusti metallici contenenti sostanze oleose in parte sversate nel terreno circostante, grossi cumuli di copertoni usati (in alcuni casi seppelliti dalla pomice al fine di occultarli), bombole di gas in stato di degrado, numerose carcasse di autoveicoli dismessi e la presenza di materiali contenente amianto.
In considerazione dell’abbondante materiale rinvenuto, presumibilmente accumulato dopo la dismissione dello stabilimento estrattivo, ed il pericolo di compromissione per l’ambiente e la salute pubblica,  la Procura della Repubblica, richiedeva ed otteneva l’ordine di sequestro per l’intera area oggetto delle indagini.
Eseguito il sequestro, gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari,  hanno affidato l'area allo stesso proprietario, nominato nell’occasione custode giudiziario.

L’attività posta in essere e gli obiettivi raggiunti, confermano l’impegno che il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera ripone nell’ambito della tutela dell’ambiente e nel contrasto del traffico illecito di rifiuti, a cui è chiamato, in via primaria, dalla recente normativa in materia di tutela ambientale. 

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