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venerdì 1 novembre 2013

Mario Rosini e gli incantevoli alfabeti della musica (di Gianluca Veneroso)

Bel canto, passione per la musica, vibrazioni di gola e di cuore : questi gli squisiti ingredienti di un intensivo - nonché intenso - stage che ha scaldato l’ultimo weekend "ottobrino" appena trascorso. Relatore e docente d'eccezione: Mario Rosini, memorabile terzo posto sul palco dell' Ariston nel 2004 col brano “Sei la vita mia” e infaticabile pioniere del panorama musicale italiano. Nel suo fitto cursus honorum figurano collaborazioni con la Oxa, Pino Daniele, Rossana Casale, Tosca ..., tanta esperienza autoriale, lontano da clamori e riflettori, e soprattutto anni di zelante insegnamento presso i Conservatori di Taranto e Matera. Organizzatori dello stage sono stati il prof Giuseppe Italiano e i validi supporter della scuola di canto CDR Music, che da anni si impone come riferimento artistico su Milazzo e sull’intera provincia, vantando anche una sede liparota che la “nostra” Roberta Cacace segue con impeccabile grinta. Due giorni di incontri “milazzesi”- sabato e domenica - durante i quali Rosini ha curato, arricchito, “smontato”, rivisitato pezzi noti o inediti che noi allievi - una ventina tra dilettanti e vocal coach - ci siamo cimentati ad eseguire accompagnati al piano dal nostro speciale tutor. Siamo stati invitati a modulare il ritmo in base alle nostre personali percezioni, ad abbandonarci alle seduzioni dei sensi e dell' immaginazione, oltre gli steccati del pentagramma ... a dimenticare i nozionismi e le mode radiofoniche, alla ricerca di una chiave personale per entrare nelle segrete essenze dei suoni. Esecuzioni corali, esercizi sulle cosiddette dinamiche e l'onore di una registrazione live. Tutto per bilanciare con perfetta armonia evasione e apprendimento. La chiave giusta ? Beh, come col suo contagioso accento pugliese Rosini ha messo in evidenza, la scintilla è nella passione. In un' epoca in cui trionfa la smania di diventare qualcuno, DOmini piuttosto il piaceRE di fare qualcosa. La musica dei MIti fatiscenti FAccia spazio piuttosto alla musica dello spirito, quell'ebrezza totalizzante che ci salva dalla SOLitudine, che ci regala LA risposta ai numeroSI perché insoluti del quotidiano. Un caloroso e – è proprio il caso di dirlo!- “sonoro” grazie a Rosini, prezioso eroe romantico che sa vivere "per " la musica e non "di" musica, premettendo le alchimie dell' arte alle regole codificate del mestiere . Gianluca Veneroso

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